Festiva di Cannes 2014
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Cannes: Rohrwacher, Bellucci e la tenerezza del fallimento

La regista presenta Le meraviglie, unico italiano in Concorso a Cannes

18.05.2014 - Autore: Pierpaolo Festa, da Cannes
Secondo round sulla Croisette per Alice Rohrwacher. Tre anni fa era una “newcomer” alla Quinzaine des Realisateurs con l'interessante Corpo Celeste (recensione), oggi eccola sotto i riflettori della selezione ufficiale, paparazzata ai photocall al fianco della sorella Alba e di Monica Bellucci. Protagonista assoluta come unica italiana selezionata nel concorso di Cannes con il suo brillante film Le meraviglie: “Un lavoro che parla molto della sconfitta e del perdono – come lei stessa dice – Un film in cui lo sforzo principale è stata l'intenzione di non inserire né buoni né cattivi”.



Delicato e visivamente affascinante, Le meraviglie ha avuto tante ispirazioni come la stessa regista afferma, eppure c'è un solo nome che viene fuori nelle parole della Rohrwacher: “Le ispirazioni non riguardano solo il cinema, ma anche la letteratura e altre forme di espressione. Anche la vita sicuramente. Se devo però scegliere un nome dico: Rossellini”. Ambientato in un paesaggio di campagna, il film racconta la storia di una famiglia di apicoltori, vista attraverso gli occhi delle loro quattro giovanissime figlie: "E' un film molto personale – continua la regista – Un lavoro molto familiare: racconta di una famiglia che in qualche modo io conosco. Non lo considero però un lavoro autobiografico. Il film è nato anche dal desiderio di raccontare un territorio, quello dove sono cresciuta: una zona di confine tra Toscana, Lazio e Umbria. Avevo molto desiderio di lavorare a casa”.

Anche davanti a Le meraviglie si parla di “fiaba”, un termine che però – contrariamente ad altri lavori nostrani – rimane in superficie per svelare qualcosa di più profondo e non viceversa: “Sicuramente lascia spazio allo spettatore per interpretarlo sia come film sulla realtà che come fiaba - dichiara la Rohrwacher - Dunque è una fiaba molto materica. La si legge come la storia di un re con quattro figlie. C'è una regina (Alba Rohrwacher) e una dama bianca (Bellucci). Ciononostante il fatto che tutto questo sia legato a un lavoro vero ha riportato il film molto vicino alla realtà”.

A proposito della fiaba che lascia il posto al reale, è la Bellucci ad aggiungere: “Interpreto una fata stanca di essere un sogno, vuole essere la realtà. Dichiara di aver voglia di essere vera e ritrovare un'innocenza: vive un momento duro ma anche magico. Quando ho incontrato Alice mi ha veramente trasmesso tanto. Sapevo che questo ruolo anche se era piccolo breve aveva qualcosa di forte”.



Interrogata dalla stampa straniera sui suoi trent'anni di carriera e sul traguardo del mezzo secolo di vita che raggiungerà a settembre, la Bellucci alza la testa e sorridendo afferma: “Sono già contenta di essere viva e arrivata fino a qua. Spero di continuare ancora, perché ho tante cose da imparare: ho due bambine piccole che hanno bisogno di me. Sono molto felice e mi sento molto meglio a questo punto della mia vita".  Nel film la vediamo truccata come una bellissima fata, in un'altra inquadratura la scorgiamo senza trucco tornata alla realtà: "Il mio personaggio si toglie la maschera e vediamo che è una donna normale come tutte. Come si vede nel film, l'età della adolescenza è terribile per tutti, perché è il momento in cui ci si scontra con la realtà. Quello in cui vediamo i nostri genitori con gli occhi veri, non più con l'amore. Uno stato di consapevolezza e caduta delle illusioni che da quel momento continua sempre fino alla morte. Crescere vuol dire proprio questo: vivere la caduta delle illusioni, trovarsi davanti alla riscoperta della verità e reagire ad essa. Credo dunque che Alice abbia fatto un film profondo che contiene tanto amore".

Le illusioni crollano e la Rohrwacher cerca di catturare tutto questo con la sua macchina da presa alla ricerca di quello che lei chiama “tenerezza del fallimento": "Un desiderio di guardare le proprie contraddizioni e le contraddizioni di questo nostro Paese senza esaltarle né nasconderle, ma guardandole veramente con tenerezza”.

Le meraviglie, in uscita il 22 maggio, è distribuito da BIM.

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