Biennale Venezia 2014
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Manglehorn e The Humbling: doppio jackpot per Al Pacino

L’attore ritorna a 74 anni con due ruoli in cui dimostra ancora una volta di essere il numero uno

The Humbling

30.08.2014 - Autore: Marco Triolo, da Venezia
A settant’anni suonati, Al Pacino azzecca due dei suoi migliori ruoli degli ultimi anni. È questa l’impressione uscendo dalle anteprime stampa veneziane di Manglehorn (in concorso) e The Humbling (fuori concorso), le due opere che l’attore ha presentato al Lido proprio oggi (qui l’incontro con la stampa).


Pacino e Greta Gerwig in The Humbling.

Si tratta di due film piuttosto diversi nel tono ma simili nei temi. The Humbling, diretto dal veterano Barry Levinson (che torna su territori più congeniali dopo l’horror The Bay), è tratto da un romanzo di Philip Roth e racconta la crisi esistenziale di un attore anziano, che non riesce più a ricordare le battute ed è costretto a lasciare il lavoro. Sarà l’imprevista storia d’amore con la figlia di una coppia di amici (Greta Gerwig) a tirarlo fuori dall’isolamento. Il film è un interessante intreccio di dramma e commedia, realtà e illusione. Non è riuscito fino in fondo e a un certo punto perde un po’ di ritmo, per poi riprendersi nel finale. Eppure, Pacino da solo è una ragione per vederlo: l’attore è al suo meglio, passa con enorme disinvoltura dal dramma alla commedia e grazie a lui, e agli accorti tempi comici della regia, in un paio di punti si ride fino alle lacrime. In sottofondo c’è però una sfumatura di malinconia che non viene mai soffocata dalla comicità. È curioso poi come tra questo film e Birdman ci siano moltissime cose in comune: il tema del teatro, la figura di un attore in decadenza, il finale tragicomico e persino una scena in cui Pacino (come Keaton) si chiude fuori dal teatro ed è costretto a rientrare dalla porta principale. Somiglianze che non devono essere sfuggite ai selezionatori.


Pacino tra Barry Levinson e David Gordon Green.

Manglehorn è invece il nuovo lavoro del texano David Gordon Green, che con Joe sembra aver davvero dato una svolta alla sua carriera, passando dalle commedie a tragici character studies. Qui si esamina la vita piena di rimpianti di un fabbro che non riesce a scordare il suo grande amore. Ha vissuto un lungo matrimonio senza amare sua moglie, ha un figlio che non ammira e si è scollegato dalla comunità, come il Simon Axler di The Humbling. Anche qui c’è una donna come possibile elemento salvifico. Anche qui c’è un ritmo altalenante, un finale che salva tutto e l’interpretazione di un Pacino in stato di grazia, che sembra essere finalmente venuto a patti con la sua età e aver spostato l’attenzione verso ruoli più adatti a lui. Robert De Niro, nella sua continua ricerca di progetti facili in cui limitarsi a fare il gigione e staccare l’assegno, dovrebbe prendere nota dall’illustre collega: così si fa.

The Humbling sarà distribuito in Italia da Ambi Pictures. Manglehorn da Movies Inspired.

Per saperne di più:
L’incontro con Al Pacino a Venezia.
Guardate la nostra gallery sui ruoli storici di Al Pacino.