NOTIZIE

Pain & Gain – La nostra recensione

Il film più interessante di Michael Bay esplora gli effetti collaterali del sogno americano

17.07.2013 - Autore: Pierpaolo Festa
Finalmente Michael Bay azzecca un film senza doversi affidare né a esplosioni martellanti né a un'overdose di effetti speciali.


Intervista: Wahlberg, Marky Mark Goes to Hollywood

Ancora una volta la sua macchina da presa cattura Miami (era già successo nei due Bad Boys): sullo schermo ci sono gli obesi, le classiche “bimbo” (bambolone sexy con poco cervello e talvolta tanta plastica sottocutanea) e quelli che vogliono scolpire i loro corpi sollevando pesi e trangugiando steroidi come se non ci fosse un domani. Questa è l'America che Michael Bay racconta in Pain & Gain, il film più interessante di tutta la sua filmografia; quello più intimo (sono anni che voleva realizzarlo ma era troppo incastrato nei franchise Hasbro), più intelligente (il primo in cui il regista ha una vera storia da raccontare) e più riuscito. Non è certo facile affidare il pubblico a tre protagonisti poco simpatici, spietati e con pochi neuroni nel cervello. Il regista ci riesce superando il traguardo delle due ore e sviscerando uno humour dark ed estremo che colora il suo film quasi di nero pulp.

Inizialmente Pain & Gain sembra quasi una caricatura dei suoi film precedenti - tra luci al neon, stile videoclipparo, bellissime donne e protagonisti degni di un action movie - invece Bay descrive la realtà (è tratto dalla vera storia di una gang di bodybuilder coinvolti in sequestro di persona, estorsione e omicidi), raccontando gli effetti collaterali del sogno americano in grado di annientare cervello e coscienza di chi lo insegue ossessivamente con la presunzione di non passare nemmeno dal via e arrivare subito in cima. Si assiste alla storia contemporanea di aspiranti Scarface, e sebbene nessuno di loro abbia l'iconicità di Tony Montana, risulta comunque piacevole vedere Mark Wahlberg che finalmente cerca di rovesciare la sua aura action dolorosa con un personaggio tutto muscoli e niente cervello. La vera sorpresa è Dwayne Johnson che vince il premio attore più sottovalutato del momento dando vita a un personaggio senza cui il film non potrebbe andare avanti. Nota di merito per tutto il cast, compreso quello di contorno dove spicca un Ed Harris che riesce sempre a ipnotizzare lo spettatore con i suoi personaggi tosti.


La bellissima modella israeliana Bar Paly insieme a Dwayne Johnson

Insolitamente spassoso, ma anche troppo lungo, Pain & Gain rimane un mistero all'interno della filmografia di Michael Bay: aveva veramente intenzione di denunciare il lato B del sogno americano o semplicemente voleva puntare al divertimento? L'augurio è di vederlo così in forma anche in prossimi film. Mentre scriviamo, però, Transformers 4 è già in produzione.

Pain & Gain - Muscoli e denaro è distribuito dalla Universal Pictures.

Per saperne di più
Guardate il trailer