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Wahlberg, Marky Mark goes to Hollywood

In sala con il nuovo film di Michael Bay, e in attesa del prossimo Transformer, l'attore e cantante statunitense non dimentica il proprio passato.

mark whalberg in pain and gain

15.07.2013 - Autore: Mattia Pasquini
“Sono la prova vivente” che gli Stati Uniti siano la Terra delle Seconde Possibilità, proclama Mark Robert J. Michael Roger Wahlberg da Boston, classe 1971. Un uomo che a poco più di quarant’anni sembra aver già vissuto più di una vita.

Le cronache lo raccontano cocainomane e tossico a soli 13 anni, protagonista di episodi di razzismo a 15, accusato di tentato omicidio verso un uomo vietnamita a 16 e costretto di conseguenza al riformatorio. Tutte cose delle quali si è poi pentito pubblicamente e per le quali ha pagato, riuscendo ormai a dormire la notte, come dice lui.
Anche perché dopo questa 'prima vita' e dopo aver fatto parte della boy band 'New Kidz on the Block', il nostro è passato dal gruppo hip hop Funky Bunch, guidato con lo pseudonimo di Marky Mark, alle pubblicità di Calvin Klein al - finalmente - mondo del cinema.

L'esordio in un film tv (Profumo di morte) nel 1993 ha preceduto di un anno quello 'vero' del 1994, in Mezzo professore tra i marines con Dany DeVito, ma il successo e la visibilità arrivano solo nel 1997 con il ruolo di Dirk Diggler in Boogie Nights di Paul Thomas Anderson.

Da lì in poi è stato un susseguirsi di grandi nomi e grandi film (Three Kings, The Fighter e I Heart Huckabees di David O. Russell, The Yards e I padroni della notte di James Gray, La tempesta perfetta di Wolfgang Petersen, Planet of the Apes di Tim Burton, The Italian Job di F. Gary Gray, The Departed di Martin Scorsese, E venne il giorno di M. Night Shyamalan, Amabili resti di Peter Jackson, Ted di Seth MacFarlane), fedele al suo motto: “devi sempre confrontarti col mondo e lavorare duro, sforzarti per far succedere le cose”.

Un perfetto esempio di Sogno Americano realizzato, a differenza di quel che succede nel suo ultimo Pain and Gain nel quale – al fianco di Dwayne Johnson e Anthony Mackie – mette in scena il personaggio di Daniel Lugo e la sua storia (vera) tra follia e crimine.
“Vogliono accorciare il tragitto verso la realizzazione del loro Sogno Americano, arrivare facilmente al successo, ma devono pagarne il prezzo”, racconta Mark dei protagonisti del film: tre culturisti “ossessionati dai loro corpi, dalla dimensione dei loro muscoli” che “non si accorgono di cosa sia davvero importante” e “scelgono la strada sbagliata, e fanno sempre peggio. Più vanno avanti e più continuano a invischiarsi in una situazione assurda”.

Questo quel che ci dice la storia (e lui stesso), che avrebbe potuto essere più ricca, se – dopo esser stato scelto per primo – fosse stato confermato nel ruolo che fu poi di Matt Damon nella trilogia di Ocean’s Eleven.
Si consolerà con il prossimo progetto, il Transfomer ancora (dopo Pain and Gain) di Michel Bay, nel quale lo vedremo nei panni di “un uomo qualsiasi, in qualche maniera intrappolato in circostanze straordinarie e costretto a doverle gestire, anche con scelte importanti. Un padre single con una figlia adolescente della quale sa poco e con la quale si ritrova nel mezzo del caos”.

Pain and Gain - Muscoli e denaro è distribuito da Universal Pictures. In sala dal 18 luglio 2013