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Non-Stop - La recensione in anteprima

Terrore ad alta quota nel nuovo action di Liam Neeson. Un film non perfetto, ma dalla tensione assicurata.

Liam Neeson in Non-Stop

17.03.2014 - Autore: Mattia Pasquini, da New York
Sessant'anni e non sentirli. Liam Neeson - in un crescendo iniziato con i due Taken - continua a mettersi alla prova nella sua nuova veste action, che tanti proseliti sta facendo tra colleghi e coetanei, e ci regala un nuovo personaggio, sempre piu' borderline. Dopo averci convinto a empatizzare con il suo Bryan Mills, ora ci rende il compito difficile con un rude Air Marshall, a suo modo integro e giusto, ma troppo incline a licenze.

Bill Marks e' "un alcolista, suicida, con pistola e distintivo federale", come viene descritto nel film, ma soprattutto e' al centro di un dirottamento che ricorda molto piu' il classico 'delitto della stanza chiusa' che il Flight richiamato alla mente dalla presentazione del disperato protagonista nell'inizio di questo Non-Stop, anche se la spavalderia e il genio di Denzel non trovano sponda nella solitudine dolente di Liam.



Jaume Collet-Serra (che attendiamo nel prossimo Run All Night, al fianco ancora di Liam Neeson, per il terzo film insieme dopo Unknown - Senza Identità) si conferma buon regista di genere, capace di mettere in scena gli stereotipi di un Paese non bravissimo nel curare le proprie ferite e nel giocare allo stesso modo con l'immagine comune di musulmani e newyorkesi. Privilegio di uno sguardo europeo, in fondo, forse l'unico modo per poter raccontare - ancora oggi - la paura di un nuovo 11 settembre o quel trauma.

"Nessuno e' al sicuro" e' la chiave di un film che disvela la 'Grande menzogna della Sicurezza' statunitense, rivestendola di un thriller di discreta fattura e sviluppo. La costruzione dell'intreccio, l'orchestrazione delle sue parti, l'alternanza e la gestione dei sospettati funzionano, come anche la linea narrativa parallela di Julianne Moore (coprotagonista in un cast di buoni caratteristi impreziosito dalla 'rising sta' Lupita Nyong'o), un po' caramelloso inizialmente e a tratti, egregio contrappeso alla trama poliziesca.



Un cluedo aeronautico che piano piano allarga i suoi confini, fino ad arrivare a includere tutti tra i sospetti. Il pregio (e la forza) principale di un film che, tra paure e pregiudizi, accompagna il pubblico e i suoi 'dieci piccoli passeggeri' verso l'epilogo. Peccato semmai per una conclusione che cede sulle motivazioni all'origine della vicenda - un po' forzate e stereotipate - e per una leggerezza di sceneggiatura, possibile piu' che verosimile, collegata all'esecuzione del piano criminoso.

Non-Stop non ha ancora una data di uscita in Italia.

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