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Carol - La recensione da Cannes

La storia d'amore tra Cate Blanchett e Rooney Mara è un colpo al cuore, memorabile per le due interpretazioni e per l'eccellente ricostruzione della New York anni '50

Carol

18.05.2015 - Autore: Pierpaolo Festa, da Cannes
È curioso l'effetto provocato dalla visione del nuovo lavoro di Todd Haynes. Normalmente lo scopo di un film è quello di coinvolgere lo spettatore e invogliarlo a proseguire nella visione. Questo succede solo in parte in Carol, mentre per certi versi quello che accade è il seguente processo (anti)cinematografico: la voglia di continuare a vederlo viene contrastata da quella di metterlo in pausa ogni cinque minuti, esattamente su alcuni determinati fotogrammi. Quadri bellissimi degni di essere stampati e ammirati e magari finire per essere appesi sulle pareti di casa nostra. Tutte quelle immagini, costruite in maniera eccellente da Haynes e dal suo direttore della fotografia Ed Lachman, sono la forza principale del film.


CANNES: CATE BLANCHETT E ROONEY MARA A LETTO INSIEME

La New York degli anni Cinquanta prende vita sullo schermo e sono gli sguardi delle attrici il catalizzatore definitivo per immergere totalmente lo spettatore nelle emozioni di quell'epoca. Meno geniale di Lontano dal paradiso ma altrettanto potente a livello emotivo e visivo, Carol è il film più lineare di Haynes che lo ha adattato dall'omonimo romanzo di Patricia Highsmith. La storia di un amore vero al punto da tenere testa a tutte le circostanze drammatiche e sociali che provano ad ostacolarlo, considerata l'epoca in cui il film è ambientato.

Il regista si affida ai volti di Cate Blanchett e Rooney Mara: alla prima - ancora una volta in un ruolo da Oscar contender - basta accennare un sorriso per inchiodare l'animo di un essere umano di qualsiasi sesso, all'altra la macchina da presa restituisce grazia e innocenza, qualità che erano state messe a rischio nella sua notevole interpretazione di Lisbeth Salander. Haynes racconta il loro grande amore puntando sui silenzi senza mai annacquare il tutto con battute a effetto. Le vediamo bruciare di passione fino al momento in cui finalmente possono consumare il loro rapporto in una sequenza messa in scena con grande sensualità. È proprio nel momento in cui il desiderio viene placato che il loro amore diventa ancora più forte di prima. E Haynes si assicura di piazzare sorprese fino all'ultima inquadratura.  


Todd Haynes dirige Cate Blanchett sul set.

Lasciata la sala si torna a casa più romantici in profondità, scombussolati dalla forza delle emozioni raccontate che continuano a restare in circolazione anche a ore di distanza dalla visione. Nota finale per l'Academy: date un Oscar al direttore della fotografia. Immediatamente.

Carol sarà distribuito in Italia da Lucky Red.