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Stasera in TV, 11 maggio: rivediamo Sole a catinelle, il Road Movie di Checco Zalone

Fu il film dei record, fino a Quo Vado? Il terzo film del comico pugliese ci porta a spasso per l'Italia e le nostre incertezze

Sole a catinelle

11.05.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
In principio fu Cado dalle nubi, ma quei tempi sono lontani per Luca Medici in arte Checco Zalone. Ormai diventato un vero 'Uomo d'Oro' del cinema italiano, il comico pugliese proprio con Sole a catinelle aveva stabilito un record che non si pensava di veder battuto. fino all'ultimo Quo Vado? Oggi su Iris possiamo rivedere il film di Gennaro Nunziante che nel 2013 hanno fatto divertire circa otto milioni di italiani.

Il film. Tutto inizia dalla promessa di papà Checco al figlio Nicolò: "Se sarai promosso con tutti dieci papà ti regalerà una vacanza da sogno". Niente di male fino a quando arriva la 'pagella perfetta' e Checco, in crisi con il suo lavoro di venditore di aspirapolvere e senza nessuna entrata, deve mantenere la promessa. Iniziano così le avventure alla ricerca del denaro necessario e Checco, partito verso il Molise dove avrebbe dovuto vendere elettrodomestici in alcuni paesi, si ritrova a casa di una ricca donna (Zoe) la quale ha un figlio della stessa età di Nicolò, Lorenzo. I due ragazzini diventeranno molto amici e Nicolò entrerà nel magico mondo di feste private, piscine da sogno, campi da golf e gite nei posti più esclusivi.



Dietro le quinte. Il riferimento alla temuta e 'problematica' pagella di Nicolò (Robert Dancs, di origini romene, scelto tra circa 80 candidati) doveva essere evidente sin dal titolo, che avrebbe dovuto essere "Tutti dieci". Ma il nostro ha voluto giocare anche col nome della scuola elementare del piccolo, nel film "Margherita Ricci", nella realtà quello della moglie dello stesso Luca Medici. Il successo del film scatenò anche l'entusiasmo di Renato Brunetta, che in un contestato tweet del 20 novembre 2013 scrisse: "Sole a catinelle. Zalone esprime in pieno la filosofia positiva, generosa, anticomunista, moderata, serena di Berlusconi e di Forza Italia". Meglio ricordare che lo yacht utilizzato nelle riprese marine e che vede il comico farsi comandante, era stato in passato quello dell'ahinoi defunto David Bowie.

Perché vederlo. Perché, nel bene e nel male, che lo si voglia o meno, i film di Checco Zalone da anni ormai continuano a raccontare l'Italia e gli italiani, con le loro paure e paranoie. Ma anche la propaganda e il populismo dai quali siamo circondati e che - pur con una sceneggiatura più costruita e meno tagliente - dominano anche in questo terzo film. Tra farsa e giochi di parole, Sole a catinelle è riuscito a diventare un vero fenomeno, superato solo dall'incredibile successo dell'ultimo Quo Vado?. Un fenomeno che vale la pena riscoprire per ridere di noi stessi e per capire lo stato del cinema italiano e dei suoi spettatori, senza pregiudizi.



La scena da antologia. "Sorridi, ti ho domotizzato l'esistenza!" è una delle prime battute del film, ma merita a buon titolo di entrare in questa specialo novero. Difficile, d'altronde, isolare singole scene in questa sequela di battute e di gag. Una per tutte, quella della riunione massonica interrotta dalla chiamata telefonica della moglie di Checco (interpretata da Miriam Dalmazio) e successivamente 'rovinata' dalla solita indiscrezione del nostro delirante protagonista.

I premi. Niente Oscar, né Golden Globes o BAFTA. Per il film di Checco Zalone 'solo' una Nomination al David di Donatello 'Giovani' per il regista Gennaro Nunziante e una al Ciak d'oro per il Miglior produttore, Pietro Valsecchi. Ma senza nulla togliere alla vittoria del premio più importante dell'11esima edizione del Monte-Carlo Film Festival de la Comédie di Ezio Greggio, probabilmente i riconoscimenti maggiori sono arrivati dal botteghino, visto che il film è stato a lungo il più alto incasso della storia per un film italiano con oltre 52.000.000 raccolti nel 2013.

Dove e quando. Alle 21:00 su Iris, canale 22 del digitale terrestre e 11 della piattaforma satellitare TivùSat.