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Un 2017 con Jarmusch, Nichols, Kidman, Kaurismaki e le altre stelle del listino Cinema

La distribuzione di Valerio De Paolis presenta i prossimi film che porterà in sala, ed è una squadra fortissima!

02.12.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Siamo abituati a essere invasi dai film delle grandi Major statunitensi, ma se Medusa Film sta faticando per tornare ai fasti di un tempo e le nostre distribuzioni istituzionali hanno raggiunto ormai uno standard ben riconoscibile, è grazie ai listini di alcune specifiche compagnie erroneamente definite 'minori' che ogni anno possiamo godere dei film più particolari, spesso artistici e comunque più apprezzati nei festival o sui mercati internazionali. Una di queste è la Cinema di Valerio De Paolis, figura tra le più carismatiche e di esperienza del nostro panorama che promette di continuare a dimostrare il proprio 'fiuto' nello scegliere i titoli da offrire al pubblico - come quelli che recentemente gli sono valsi 11 nomination agli EFA - European Film Awards (Io, Daniel Blake, Vi presento Toni Erdmann, Quattro donne e il desiderio, Lo Stato contro Fritz Bauer - e che dovremo ringraziare calorosamente per la possibilità di ammirare film come Paterson, Vi presento Toni Erdmann, Loving, How to Talk to Girls at Parties, Formidable e Happy End durante il nuovo anno…

Hanno già una data di uscita italiana, infatti, il Paterson di Jim Jarmusch, visto al Festival di Cannes e atteso per il 29 dicembre, nel pieno delle festività natalizie, e il Loving di Jeff Nichols (Take Shelter, Mud, Midnight Special) che - dopo esser stato apprezzato a Cannes e Toronto - dal 19 gennaio ci permetterà di valutare le quotazioni di Ruth Negga e Joel Edgerton, entrambi in odore di Oscar come protagonisti di una storia d'amore - quella dei Loving, appunto - che ha cambiato il mondo affermando l’amore nel suo significato universale e la libertà di amare chi si desidera senza vincoli di sesso, razza, religione.
Interpretato da Adam Driver e Golshifteh Farahani, Paterson ha già ha fatto il giro del mondo di festival in festival: definito dal Guardian "Una sobria meraviglia" e "Un’ode all’armonia domestica e alla poesia" dall’Hollywood Reporter è sicuramente lui la punta di diamante di un listino che annuncia per febbraio - per ora 'generico' - anche la commedia tedesca che ha conquistato Cannes, premiata col Premio Fipresci e neo vincitrice del Lux Prize: Vi presento Toni Erdmann di Maren Ade. Un film delizioso che racconta il complicato, ma tenero rapporto di una giovane donna manager dedita al successo e alla carriera con l’eccentrico padre, che fa di tutto per farle tornare il senso dell’umorismo e la leggerezza.

Nei mesi successivi potremo attenderci: La fine di un impero di Gurinder Chadha (la regista di Sognando Beckham), un’opera di ambientazioni, costumi e fotografia da grande film inglese, con Hugh Bonneville (Downton Abbey) e Gillian Anderson (X-Files) che racconta i tumultuosi anni della fine dell’impero britannico in India; Un appuntamento per la sposa dell’israeliana Rama Burshtein, una wedding comedy dolce-amara in cui la giovane ebrea ortodossa protagonista, romantica e anticonformista, non sembra intenzionata ad annullare la cerimonia nuziale, nonostante il dietrofont dello sposo, in attsa che Dio le mandi un nuovo marito; Quattro donne e il desiderio (United States Of Love) del giovane polacco, ma già affermato (Orso d’Argento all’ultima Berlinale), Tomasz Wasilewsky che racconta la ventata di libertà sociale che investe la vita di quattro donne sentimentalmente insoddisfatte ma alla ricerca della felicità nella Polonia dopo la caduta del Muro di Berlino; The Other Side of Hope, con il quale ritroviamo Aki Kaurismaki dopo Miracolo a Le Havre: un racconto poetico e stralunato che vede incrociarsi le strade di un rifugiato siriano e di un venditore con l’hobby del gioco d’azzardo.

Un cast straordinario, composto da Nicole Kidman, Elle Fanning e Ruth Wilson, diretto dal visionario John Cameron Mitchell (Hedwig, Shortbus, Rabbit Hole), è quello del film How to Talk to Girls at Parties, tratto da un racconto dell’acclamato autore di Coraline Neil Gaiman, una storia d’amore tra adolescenti nell’insolita cornice della Londra degli anni Settanta, tra ragazzi punk e femminili presenze aliene. Gradito ritorno anche quello di Michel Hazanavicius (regista del film Premio Oscar The Artist), che in Formidable dirige Louis Garrel, Stacy Martin e Bérénice Bejo: un ritratto affettuoso e ironico di una delle figure più importanti del cinema francese e mondiale, quella di Jean-Luc Godard, vista attraverso gli occhi dell’allora giovanissima moglie Anne Wiazemsky. Dulis in fundo, il pluripremiato Maestro austriaco Michael Haneke, attesissimo con Happy End, con Isabelle Huppert, Jean-Louis Trintignant e Mathieu Kassovitz: la storia di una grande famiglia altoborghese che ha ormai perso i suoi valori, specchio di una società votata alla falsità e all’egoismo.