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La paura sotto l'Albero: ecco gli horror natalizi che non vi faranno dormire

Babbi natali assassini e mostri, serial killer e Krampus per chi a Natale fosse stanco di troppa bontà

16.12.2015 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Per quanto sembri incredibile, sono in tanti a non sentire lo spirito natalizio. Almeno per come viene universalmente inteso. Ma non è certo per un eccesso di critica o per la lotananza da certi precetti o tradizioni che la moda del 'Natale di sangue' ha preso piede. I primi casi risalgono a molto tempo fa, ma di anno in anno gli esempi di Horror a tema natalizio aumentano. E, soprattutto (e per fortuna), si fanno più originali. Facile quindi anche per gli amanti del natale, ma appassionati del genere, farne un modo diverso di celebrare la Festa. A loro e tutti quelli che vogliano provare un brivido diverso ecco qualche consiglio per scoprire titoli perfetti per esser tutti più… vittime.



GREMLINS
Iniziamo in leggerezza, considerato quanto seguirà e che in molti potrebbero esser troppo sensibili o impressionabili per sopportare certe visioni per errore. I piccoli mostriciattoli creati da Joe Dante nel 1984 non sono propriamente horror, ma certo non si può negare si siano mostrati più pericolosi del previsto. Soprattutto considerato che dovevano essere un regalo di Natale originale per il piccolo Billy…



NATALE DI SANGUE
Nal 1984 Charles E. Sellier Jr. dirigeva Silent Night, Deadly Night, poi tradotto in italiano come Natale di Sangue. Uno dei titoli più importanti in questo specifico sotto genere, capace di dar vita a una mini saga composta di quattro sequel (due dei quali partecipati dal mitico Brian Yuzna) e un reboot (nel 2912). Anche qui è un Billy il protagonista, ma stavolta perché traumatizzato da piccolo dall'omicidio dei genitori da parte di un killer mascherato da Babbo Natale



RARE EXPORTS
Un picolo gioiello, datato 2010. Basato su antichi miti e tradizioni nordeuropei (non a caso il film è una produzione norvegese/finlandese), il film con cui abbiamo scoperto il Jalmari Helander di Big Game racconta una favola decisamente sui generis. Un bimbo, particolarmente coraggioso e intraprendente, tra i monti innevati, riesce a provare il proprio valore al padre scoprendo la vera natura della creatura all'origine della figura di Babbo Natale.


SINT (SAINT)
Lo ammettiamo, prima di vedere Trasporto eccezionale - Un racconto di Natale (questa la traduzione italiana di Rare Exports) era stato l'olandese Sint di Dick Maas a conquistarci. Per motivi diversi, si intende, che qui la componente slasher è decisamente più forte, e classica a suo modo. Eppure, comunque validi. Soprattutto per il racconto di una leggenda che nasce nell'anno della scoperta dell'America e si trascina fino ai giorni nostri, approfittando della luna piena: ovviamente quella di Saint-Nicolas.


NON APRITE PRIMA DI NATALE!
Impossibile non citare questo titolo. Insieme al Natale di sangue dello stesso anno, il britannico Don’t Open Till Christmas di Edmund Purdom è una vera pietra miliare del genere 'horror natalizio'. I due gemelli separati alla nascita (visto che le storie raccontate son diverse) sono ugualmente molto violenti, anche se in questo caso le vittime sono proprio i finti Babbi Natali che affollano le strade durante le feste.


BLACK CHRISTMAS
Un Natale rosso sangue, come lo conosciamo da noi nella doppia versione del 1974 e del suo remake del 2006, è considerato uno dei capolavori del cinema del brivido. Peggio per Bette Davis e Malcolm McDowell che inizialmente rifiutarono i ruoli della signora Mac e di Peter. Forse pensando che sarebbe stato l'ennesimo high school horror, ma il massacro in realtà si svolge tutto in un convitto di sole donne. Non proprio tutte - e del tutto - indifese.


SANTA'S SLAY
"Nella notte di Natale del 2005, la famiglia Mason si sta godendo la cena di Natale, quando Babbo Natale scende dal camino e… li uccide tutti quanti"! Così recita l'incipit della trama di questo film prodotto da Brett Ratner nel quale - a partire dal misterioso 'The Book Of Claus' - si racconta come il popolare Santa Claus sia un parto satanico. E come il Natale fosse il giorno in cui uccidere liberamente, almeno fino a una cruciale partita di curling!


JACK FROST
Un horror comedy che ricorda il The Mask di Jim Carrey. Anche in questo caso il nostro protagonista finisce con l'unirsi in simbiosi con un corpo esterno, ma invece di una maschera il serial killer (interpretato da Scott MacDonald e che da il titolo al film) condannato a morte 'sfugge' all'esecuzione per restare vittima di una fuga di materiale genetico che lo uccide sciogliendone il corpo. Ma anche permettendogli di rinascere, 'fuso' insieme con la neve che lo circondava, per creare un letale pupazzo di Natale.


SILENT NIGHT
Una notte silenzione, che non ha niente di "Santo" quella del film di Steven C. Miller del 2012. Il Babbo Natale armato di lanciafiamme della foto ha qualcosa di irresistibile, pur tanto lontano dalla tradizione. Sia della festa, sia del genere cinematografico, nel quale si inserisce a buon diritto per il racconto dei crimini di un 'banalissimo' assassino. Sono le morti che Santa Jim infligge a non essere del tutto classiche, basti pensare alla bambina impalata o al prete ucciso in chiesa.


È IL MOMENTO DEL KRAMPUS
Una delle ultime sorprese, o almeno l'ultima ad averci divertito, è proprio il A CHRISTMAS HORROR STORY di quest'anno diretto a sei mani da Grant Harvey, Steven Hoban e Brett Sullivan. Storie diverse e diversamente riuscite, ma collegate tra loro in uno strano 'collage movie' nel quale domina la figura del KRAMPUS. Ancora oggi celebrata nelle feste alpine di cui parla anche l'italiano IN FONDO AL BOSCO, la figura di questo uomo-caprone - in genere scatenato con i suoi inquietanti compagni alla ricerca di bambini "cattivi" - o diavolo travestito - che accompagna San Nicolò nelle sue sfilate - sembra essere particolarmente di moda al cinema in questo momento. Come si vede anche nel film omonimo di Michael Dougherty (sceneggiatore di Superman Returns e X-Men: Apocalypse) appena uscito negli Stati Uniti.





 
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