
Le notizie precedenti al comunicato sono un po’ diverse: pare che tra Greengrass e Universal ci fosse una disputa sullo sceneggiatore. Il regista voleva George Nolfi, autore dello script di “The Bourne Ultimatum” e presto esordiente regista con “The Adjustment Bureau”, sempre con Damon. Lo studio avrebbe invece preferito Joshua Zetumer, al lavoro anche sul remake di “Dune”. Entrambi hanno lavorato alla sceneggiatura di “Bourne 4”, realizzando due stesure parallele, da cui poi sarebbe stata scelta quella definitiva. Pare che alla Universal piacesse molto quella di Zetumer, e per questo Greengrass avrebbe deciso di abbandonare il progetto.

Nulla toglie che Greengrass magari fosse davvero stufo della serie, e che questa sia stata semplicemente una scusa in più per dare forfait. Il problema adesso non è tanto trovare un regista per sostituirlo – anche perché lo studio ha già puntato gli occhi su Tony Gilroy, sceneggiatore dei primi due episodi della saga, e, paradossalmente, sullo stesso George Nolfi – quanto stabilire se Matt Damon sia o meno interessato a tornare nei panni del protagonista, senza il coinvolgimento dell’amico Greengrass. Un problema che Universal dovrà affrontare, anche perché se l’attore dovesse mollare, l’unico modo per correre ai ripari sarebbe quello di scegliere un suo sostituto, con una mossa “alla Bond”. Però di Bond ce n’è uno solo, e non è certo che il pubblico sia già pronto ad accettare un nuovo Bourne.
Ricordiamo che “Green Zone” uscirà nei cinema italiani il 23 aprile 2010.
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Leggete la nostra anteprima di Green Zone