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Lo scandalo Kevin Spacey colpisce anche il film italiano girato da Ridley Scott

Tutti i soldi del mondo, il nuovo film del regista, non sarà più l'evento di chiusura del prestigioso festival dell'American Film Institute

07.11.2017 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta)
La domanda è: chissà quanto sarà infuriato Ridley Scott?

Il nuovo film del regista, Tutti i soldi del mondo, è stato appena cancellato dall'AFI Fest. Il dramma incentrato sul rapimento del nipote di John Paul Getty avvenuto a Roma negli anni Settanta, doveva essere l'evento di chiusura del prestigioso festival americano organizzato dall'American Film Institute. 
 
Il motivo? Kevin Spacey e lo scandalo che ha travolto l'attore negli ultimi giorni. La star interpreta nel film il milionario Getty, sepolto da un make-up che lo rende irriconoscibile e più "Oscar-Friendly". Ma quella nomination alla statuetta dell'Academy non arriverà mai, dato che la carriera di Spacey è in caduta libera in seguito alle diverse accuse di molestie sessuali e alla sua mossa fuori luogo di fare coming out per insabbiare le vere notizie, associando pericolosamente la parola "gay" a quella di "molestatore di minori". 
 
Torniamo dunque alla domanda iniziale: quanto sarà infuriato Ridley Scott? Non ci è dato saperlo, sebbene sia stato lui a staccare la spina al film. E' stata infatti una sua decisione. Inizialmente i realizzatori avevano pensato di presentare comunque il film e cancellare totalmente il red carpet, in modo da evitare che gli altri attori del film - Mark Wahlberg e Michelle Williams - potessero essere interrogati dai giornalisti a proposito dei comportamenti di Spacey. 

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La Sony mantiene comunque la data di uscita americana del film: negli USA lo vedranno a Natale, e anche in Italia dove sarà distribuito da Lucky Red.  "Tutti i soldi del mondo è un grande film che meritava il suo posto d'onore all'AFI Fest - hanno dichiarato i rappresentati della TriStar Pictures in un comunicato ufficiale - Ma considerate le accuse nei confronti di un membro del cast, e per rispetto verso coloro che sono stati coinvolti in questa faccenda, sarebbe inappropriato celebrare in questo momento difficile (...) Detto ciò, un film non è il lavoro di una persona: ci sono oltre 800 persone - tra attori, sceneggiatori, artisti, artigiani e membri della troupe - che hanno lavorato non stop a questo film. Alcuni di loro per anni, incluso uno dei più grandi registi del cinema. Sarebbe un'ingiustizia punirli per i comportamenti di uno degli attori non protagonisti. E quindi usciremo negli USA come programmato: il prossimo 22 dicembre".