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L'horror siciliano di Piazza e Grassadonia vince il Sundance come miglior sceneggiatura

27.01.2016 - Autore: La redazione
È dai tempi di Salvo che ne parlano, dopo aver vinto Grand Prix e Prix Rèvèlation della Semaine de la Critique al Festival di Cannes 2013 (oltre a un Nastro d'Argento, un Globo d'Oro e 4 nomination ai David) che di fatto li impose all'attenzione di tutti insieme alla loro attrice protagonista, la Sara Serraiocco vista recentemente in Cloro. Ed è più o meno da allora che aspettavamo il nuovo progetto dei registi siciliani, Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, quella Sicilian Ghost Story con la quale si sono appena aggiudicati il Sundance Institute Global Filmmaking Award per la sceneggiatura.

Le riprese del secondo lungometraggio, attualmente in preparazione, sono previste per l'autunno 2016. Per ora. Anche se il premio, che corrisponde anche a una cifra in denaro per aiutare la produzione del film, aiuterà sicuramente il progetto a superare molte delle eventuali difficoltà che potrebbe incontrare. Il film è prodotto da Massimo Cristaldi (già produttore di Salvo) per la Cristaldi Pics e da Nicola Giuliano, Francesca Cima e Carlotta Calori per la Indigo Film, in coproduzione con la Francia con MACT Productions e JPG Films e con la Germania con Match Factory che curerà anche le vendite internazionali.

"Siamo felicissimi e onorati di ricevere un premio di questo prestigio internazionale, che riconosce il lavoro di sceneggiatura di Sicilian Ghost Story. Non era scontato che una storia così intrinsecamente siciliana piacesse anche così lontano dal nostro Paese", hanno commentato i due cineasti italiani ricevendo il riconoscimento - che ogni anno "onora registi emergenti dalle diversi parti del pianeta che posseggono l’originalità, il talento e la visione per essere celebrati come il futuro del cinema mondiale" - alla conclusione del Sundance Institute Screenwriters Lab, nell'ambito del Sundance Film Festival ancora in corso (fino al 31 gennaio) a Park City, Utah.

Del film - del quale è ancora in corso il casting in quel di Palermo - si sa che racconterà la storia di Luna, una tredicenne siciliana che non si rassegna alla sparizione di Giuseppe, il ragazzino che ama. Pur di ritrovarlo, Luna discende nel mondo oscuro che lo ha inghiottito e che ha in un lago una misteriosa via d’accesso. Una via dalla quale solo il loro indistruttibile amore può farla tornare indietro. "Una favola", la definiscono d'altronde i suoi padri, che aggiungono: "crediamo sia anche questo ad affascinare gli americani che abbiamo incontrato qui al Sundance. Salvo era giocato su temi e stile noir, questa volta volevamo proprio una favola con dei bambini, che si portasse appresso un ambiente, dei paesaggi e delle situazioni che non ti aspetti in Sicilia, una Sicilia sognata, diversa, come un mondo dei Fratelli Grimm di foreste e orchi che a un certo punto collide con il piano di realtà di cui la nostra terra è inevitabilmente portatrice".