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Cosplay d'autore: il nuovo trend del Comic-Con

Tom Hiddleston e Andrew Garfield in costume sul palco per presentare i sequel di Thor e Spider-Man

Tom Hiddleston San Diego Comic-Con 2013

22.07.2013 - Autore: Marco Triolo
Potrebbe essere questo il nuovo trend del San Diego Comic-Con?

Negli ultimi giorni, nella città californiana si è consumato il rito geek per eccellenza: il Comic-Con, che ogni anno attira centinaia di migliaia di appassionati di fumetti e cinema da tutti gli Stati Uniti e dal mondo. Quest'anno l'hanno fatta da padrone i panel dei Marvel Studios – che hanno presentato Thor: The Dark World, Captain America: Il soldato d'inverno, Guardians of the Galaxy e il sequel più atteso, Avengers: Age of Ultron – e quelli dei film sui supereroi Marvel i cui diritti sono in mano ad altre compagnie, come The Amazing Spider-Man 2 (Sony) e X-Men: Giorni di un futuro passato (Fox).

Al di là dei singoli contenuti dei panel, quello di cui ci interessa discutere qui è un nuovo trend che sembra essersi originato quest'anno e che potrebbe attecchire e ripresentarsi rinnovato e in maniera sempre più spettacolare nelle prossime edizioni. Stiamo parlando del Cosplay degli attori.

Esatto: il Cosplay, la “disciplina” geek per eccellenza che vede i fan di film, fumetti e videogiochi vestirsi come i loro beniamini, è passata dall'altra parte e quest'anno è stata utilizzata dagli stessi interpreti dei film presentati. In particolare, sono stati due i casi ad averci fatto riflettere sul possibile trend: da un lato, Andrew Garfield si è presentato sul palco dell'immensa Hall H (più di settemila posti a sedere) vestito da Uomo Ragno, perfettamente “in character”, come dicono gli americani.



Dopo di lui (è non si sa se la cosa sia stata improvvisata proprio per reazione all'ideona della Sony), Tom Hiddleston è apparso al panel dei Marvel Studios interpretando Loki, e presentando così Thor: The Dark World davanti al pubblico in delirio.



Nel primo caso, Garfield ha preso il palco in perfetto accento americano (ricordiamoci che l'attore è inglese) e nel costume di scena. Due anni fa, in occasione della sua prima volta al Comic-Con, Garfield si era presentato in costume, ma si trattava di un costume di quelli che si comprano nei negozi di giocattoli. Stavolta, Sony ha deciso di alzare il tiro presentando Spider-Man come fosse una persona vera, in carne e ossa, con la sua parlantina e la sua eccentricità. Il pubblico ha molto apprezzato lo show e le clip mostrate e in generale l'atmosfera che si respira è che il sequel sarà nettamente superiore al primo episodio. La conferma, invece, è che Garfield ha colto il personaggio molto meglio del precedente Tobey Maguire, che ha avuto la fortuna di lavorare in film migliori, ma era meno convincente. “So quanto significhi l'Uomo Ragno per la gente e quanto appartenga a tutti – ha dichiarato l'attore dopo la presentazione – I miei sentimenti e le mie intenzioni non sono cambiate nel secondo film. La passione attira altra passione. Ci siamo serviti di due sceneggiatori, Alex Kurtzman e Bob Orci, che hanno scritto Star Trek. Loro sono come me e io come loro: adoriamo Spider-Man sin da quando eravamo piccoli”.

Hiddleston ha candidamente ammesso di essersi emozionato tantissimo, nel momento in cui si è rivelato al pubblico della Hall H: “Il mio corpo pompava adrenalina come fossi stato coinvolto in un incidente d'auto. Sono un attore di teatro con esperienza, ma settemila persone è il pubblico più grande davanti al quale mi sia mai esibito”.

Insomma, pare proprio che Sony e Marvel abbiano alzato il tiro, scoprendo uno scrigno di tesori non ancora aperto. C'è da scommettere che, nei prossimi anni, vedremo sempre più spesso questo mix di informazione e intrattenimento che pesca direttamente, come dicevamo, dal Cosplay. E qui si apre un altro interessante discorso: ora che anche gli attori si sono mascherati da supereroi, la “riabilitazione” dello stile di vita geek agli occhi dell'opinione pubblica è definitiva. L'ex cultura degli sfigati è diventata la risorsa primaria di un'industria hollywoodiana in crisi che non ha esitato ad abbracciarla, trasformandola da nicchia a fenomeno di massa. E ora anche il Cosplay, considerato la cosa più sfigata di tutte da chi non è avvezzo al mondo dei fumetti (e anche da alcuni che lo sono) è stata trasformata nella trovata di marketing totale.

Il mondo dei Cinecomic destinato a collassare presto? È da anni che lo si dice, ma ora più che mai sembra che la previsione sia stata precipitosa, come minimo.