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Vi sveliamo gli errori clamorosi dei film che avete tanto amato

Dagli occhiali di Django alle citazioni bibliche di Pulp Fiction: le pellicole cult sono piene di falsi storici e incongruenze poco realistiche 

24.03.2015 - Autore: Mattia Pasquini
L'esempio più recente è sicuramente l'Interstellar di Christopher Nolan, attaccato su più fronti per la poca verosimiglianza delle ipotesi alla base della conclusione mostrata sullo schermo. Critiche in mala fede, spesso, visto l'argomento (i buchi neri) e le informazioni in possesso su di esse, ma soprattutto considerata la indispensabile e celeberrima sospensione dell'incredulità necessaria ad approcciare un film, soprattutto di fantascienza. Ma la storia - anche contemporanea - del cinema ci offre molti esempi più 'discutibili', se non indifendibili, di errori marchiani commessi, volontariamente o meno. Il mantello di Superman/Christopher Reeve o gli occhiali da sole di Django/Jamie Foxx sono due degli esempi lampanti che vi presentiamo in una breve rassegna dei più divertenti e popolari


Django Unchained

Difficile immaginare il Jamie Foxx versione western portato sullo schermo da Quentin Tarantino nel 2012 senza gli iconici occhiali da sole. Peccato che nel 1858 ancora non fossero presenti negli Stati Uniti (dove apparvero nel 1929). Uno degli anacronismi che il regista si diverte a inserire nei suoi film - in questo caso come omaggio a quelli di Charles Bronson in Sfida a White Buffalo del 1977 - come anche la presenza della birra alla spina.


Top Gun

Il volo rovesciato di Maverick ha fatto emozionare molti, tutti quelli cui non fosse bastato il sorriso di Tom Cruise in Top Gun (1986), peccato che fosse qualcosa di realizzabile solo nell'inquadratura di un film. L'F-14 della Marina degli Stati Uniti sarebbe stato infatti distrutto dallo scontro della coda del MiG-28 con la sua fusoliera.


Matrix

Nel film del 1999 i Wachowski misero davvero in scena una visione unica, che come spesso accade si scontrava però con la realtà, soprattutto dei dati informatici. E quando Cypher presenta a Neo la Matrice dicendo "Alla fine ti ci abitui: io neanche lo vedo più il codice, vedo solo belle biondine, brunette, e cosce lunghe" viene da chiedersi come faccia visto che i caratteri sullo schermo sono quelli di nemmeno un singolo Kb.


Pulp Fiction

Ancora Tarantino. E con merito. Nel suo cult del 1994, oltre ai misteriosi fori di proiettile visibili dietro la schiena di Vincent e Jules prima ancora dello scontro a fuoco, c'è la famosa citazione di Ezechiele. Sostanzialmente una creazione cinematografica, visto che il 25:17 recita: "Compirò su di loro una grande vendetta con castighi furiosi; e riconosceranno che io sono l'Eterno, quando scaglierò su di loro la mia vendetta" e non la versione estesa divenuta celebre: "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te".

Superman

Scomparso nel 2004, per molti sarà sempre Christopher Reeve il vero e unico Superman, almeno al cinema. In fondo la trilogia che ci fece sognare negli anni '80 resta tanto naive quanto moderna, anche se in molti ancora si chiedono come facesse il mantello dell'eroe a ignorare la forza di gravità (come si vede - impossibile dimenticarlo - nella scena in cui l'uomo d'acciaio sta in piedi sulla facciata del palazzo per parlare con la sua Lois, senza che il mantello gli si stacchi dal corpo).


Panic Room

Un thriller teso e a suo modo inquietante quello di David Fincher del 2002. Soprattutto per la sorte della povera Jodie Foster e della figlioletta Kristen Stewart (già, proprio lei!) costrette a nascondersi nella stanza di sicurezza della casa dall'ingresso di malintenzionati. Per fortuna loro, la magia del cinema fece sì che dando fuoco al gas propano nella stanza le protagoniste riuscissero a salvarsi gettandosi sul pavimento visto che le fiamme finirono verso l'alto concentrandosi sul soffitto. Impossibile in realtà, dato che il propano è più pesante dell'aria e si sarebbe quindi incendiato a terra.


Ritorno al Futuro

Una trilogia nella quale sarebbe difficile separare citazioni e anacronismi, ma dove il trovarne resta un gioco nel gioco che sicuramente Robert Zemeckis apprezzerebbe. In questo senso vale la pena segnalare che la chitarra elettrica che Michael J. Fox/Marty McFly suona al Enchantment Under the Sea è una Gibson ES335, chitarra che non venne commercializzata fino al 1958, tre anni dopo l'ambientazione del film.


Titanic

"Gli inverni da quelle parti sono tra i più freddi. Io sono cresciuto lì, vicino a Chippewa Falls. Ricordo, una volta, da bambino, io e mio padre andammo a pesca sul lago ghiacciato, vicino alle cascate"… Così parlò Jack (Leonardo DiCaprio) a Rose (Kate Winslet) nel 1997, raccontando la sua infanzia sul lago Wissota, bacino artificiale creato in Wisconsin nel 1917. Peccato che il protagonista di Titanic dovrebbe esser morto nel celebre disastro il 15 aprile 1912.


Il Gladiatore

Certo, agli antichi romani avrebbe fatto comodo poter contare su una propulsione maggiore che la semplice forza dei cavalli… a quattro zampe. Eppure non è possibile che nel 180 AC, quando si svolge l'epica del nostro gladiatorio Russell Crowe, le bighe - neanche quelle da corsa - montassero dei cilindri a gas, come si vede nel fermo immagine del film di Ridley Scott relativo alla ricostruzione della battaglia nel Colosseo.


Independence Day

Nonostante gli sforzi di Will Smith gli alieni continuano a essere una vera minaccia per il nostro Pianeta, e per gli Stati Uniti tutti… Chissà se potrebbe essere di consolazione per gli abitanti di New York pensare che l'Empire State Building che gli invasori distruggono nel film non può essere quello vero, visto che l'edificio e l'area circostante sono al centro del reticolato urbano di Manhattan e le strade intorno, la 34th st e la 5th Avenue, corrono intorno al palazzo e non verso di esso, aprendosi, come nella scena del film.