Abbiamo già visto diverse volte Sigmund Freud e Carl Jung al cinema e in TV: ricordiamo soprattutto da “Freud, passioni segrete” di John Huston (1961), il documentario “Ich hiess Sabina Spielrein" (2002) e il film di Roberto Faenza "Prendimi l'anima" (2003). Adesso Cronenberg ha deciso di portare sul grande schermo il dramma basato sul play "The Talking Cure" scritto da Christopher Hampton.

Ambientato tra Vienna e Zurigo alla vigilia della Grande Guerra, il film esplorerà il rapporto tra i due psicanalisti tra luci e ombre. Viggo Mortensen (al suo terzo film consecutivo col regista) ha rimpiazzato all’ultimo momento il grandissimo Christoph Waltz nei panni di Freud. L’attore austriaco era impegnato sul set di “Acqua agli elefanti” dove recita con Robert Pattinson. Dato il breve preavviso non siamo ancora certi che la preparazione dell’attore al ruolo sia stata intensa come al suo solito (leggete qui la top five sui folli metodi di Mortensen), ma siamo pronti a scommettere che si tratterà di una nuova prova indimenticabile.
Nel film Freud e il suo pupillo Jung (interpretato dal “bastardo senza gloria” Michael Fassbender) arrivano alle strette nel momento in cui la bellissima Sabina Spielrein (Keira Knightley nei panni di un personaggio colpito da continue crisi isteriche) si mette tra di loro, istaurando una relazione con Jung, causando la rottura del rapporto col suo mentore e aprendo la strada alla nuova era della psicanalisi. Come se non bastasse a far precipitare la situazione ci pensa Otto Gross (Vincent Cassel nuovamente sul set di Cronenberg), collega dei protagonisti con più di una rotella fuori posto, pronto ad opporsi alle teorie di Freud. In questa esplorazione di sensualità, ambizione e inganno Jung, Freud e Sabina cambieranno per sempre la faccia del pensiero moderno.

Le riprese del film continueranno in Svizzera e in Germania. Si concluderanno ad agosto per un'uscita nelle sale prevista entro l’anno prossimo. E intanto all’orizzonte il regista canadese progetta un sequel de “La promessa dell’assassino”: "Ad oggi quello è l'unico film di cui riesco ad immaginare un seguito. C'è ancora tanto da raccontare".
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