Indiana Jones e il Triangolo delle Bermuda?

Ne abbiamo sentite di cotte e di crude sul prossimo episodio di “Indiana Jones”, e da quando è uscito il quarto capitolo le voci hanno cominciato a succedersi a un ritmo incalzante. Ciononostante, i fan si dividono in due categorie: chi spera di vedere un quinto capitolo, che concluda la saga degnamente, e chi al contrario non ha speranze né fiducia residua nel duo Steven Spielberg/George Lucas.



Al di là di tutto quello che si è detto finora – comprese voci assurde secondo cui Mutt Williams, il figlio di Indy, sarebbe stato il nuovo protagonista della saga – l’ultima voce di corridoio è quanto meno interessante, perché, anche se prontamente smentita da un portavoce di Spielberg, apre scenari che stuzzicano la fantasia. Il “MacGuffin” del nuovo film sarebbe il mitico Triangolo delle Bermuda, quella regione dell’Oceano Atlantico in cui si concentrano una serie di racconti folcloristici legati a sparizioni di navi, aerei e avvistamenti di luci misteriose nel cielo e nel mare. Insomma, un vero e proprio catalizzatore di leggende che pare adatto a fare da sfondo a una grande avventura per il più grande archeologo di tutti i tempi. Tanto più che subito torna alla mente il classico videogame “Indiana Jones and the Fate of Atlantis”, amatissimo dai fan della saga.



La notizia è riportata dal sito neozelandese Stuff.co.nz, che rivela: “Le riprese di ‘Indiana Jones 5’ inizieranno l’anno prossimo, e molto del plot sarà incentrato sul Triangolo delle Bermude, un’area dell’Oceano Atlantico del nord dove sembra siano spariti molti aerei”. George Lucas e Steven Spielberg starebbero lavorando alla sceneggiatura, rivela la fonte anonima del sito, mentre Harrison Ford sarebbe “in stand-by per girare l’anno prossimo” e Shia LaBeouf dovrebbe riprendere il ruolo di Mutt. “Questo blockbuster sarà realizzato alla vecchia maniera, senza gli effetti digitali dell’ultimo film”, assicura la spia. Ma anche l’ultima volta ce l’hanno raccontata…



Un portavoce di Spielberg ha già smentito tutto, come afferma The Wrap. Il progetto sarebbe ancora “in fase di ricerca” e non certo pronto per girarsi l’anno prossimo. Ora non rimane che sperare che le parole dure di Shia LaBeouf non siano cadute nel vuoto, e che il loro esito non sia un licenziamento del giovane attore, ma una correzione del tiro da parte di Spielberg e Lucas. O, ancora meglio, un risveglio delle loro sopite coscienze di autori. Di grandi, grandissimi autori di sogni in pellicola.

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