NOTIZIE

Cannes: Shia LaBeouf critica Indy 4!

"Non sono stato all'altezza", confessa la giovane star ai giornalisti durante il festival di Cannes...

Shia LaBeouf il ragazzaccio

17.05.2010 - Autore: Nexta
La star di “Wall Street: il denaro non dorme maiShia LaBeouf ha avuto occasione di commentare su un altro importante sequel a cui ha preso parte un paio di anni fa, “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo”. E si scopre che il film non gli è piaciuto per nulla.

Credo di non essere stato all’altezza dell’eredità che la gente ama – ha rivelato l’attore ai giornalisti accorsi per la conferenza stampa di “Wall Street 2” – Se l’avessi fatto una seconda volta, la mia carriera sarebbe finita. Stavolta o la va o la spacca”. LaBeouf è particolarmente duro con se stesso: “Quando ti ritrovi a penzolare con le scimmie puoi dare la colpa allo sceneggiatore o a Steven [Spielberg], ma il lavoro dell’attore è dare vita a  queste scene e io non ci sono riuscito. Quindi è stata colpa mia, semplice”.

Shia rivela di non essere l’unico ad avere dei dubbi sulla riuscita del film: “Credo che il pubblico sia piuttosto intelligente e capisce ciò che hai realizzato. E se non lo riconosci, come potranno fidarsi di te la prossima volta che promuoverai un film? Con Harrison Ford abbiamo avuto molte discussioni al proposito. Anche lui non era contento del film”. Si tratterebbe, insomma, di un clamoroso caso di bersaglio mancato: “Devi essere in grado di saziare l’appetito del pubblico. Penso che abbiamo semplicemente male interpretato l’appetito da saziare”.

LaBeouf non ha paura della reazione di Steven Spielberg a queste dichiarazioni: “Probabilmente mi chiamerà – riconosce – ma ha bisogno di sentirle queste cose. Gli voglio bene, abbiamo una relazione che va al di là di quella lavorativa. E credetemi, gli parlo abbastanza spesso da sapere che la mia opinione non è così assurda. Non mancherei mai di rispetto all’uomo, lo ritengo un genio, e mi ha dato tutto ciò che ho. Ha fatto tanti grandi film e non c’è ragione di sentirsi debole solo per uno. Ma quando sbagli mira, sbagli mira”.

Fonte: LA Times