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Luca Argentero, Man of Chocolate

Il protagonista di "Lezioni di Cioccolato 2" si racconta: il suo amore per la commedia, la sua nuova esperienza come rapinatore e la sua voglia di diventare padre

Luca Argentero

08.11.2011 - Autore: Pierpaolo Festa
Luca Argentero è quasi un tutt’uno con Mattia, il personaggio che interpreta nella serie “Lezioni di cioccolato”. È così che ci ha detto il regista Alessio Maria Federici ed è così che ci dice lo stesso Argentero quando lo incontriamo in occasione della première romana del sequel: “E’ un po’ un mio alterego strano. Lui è un costruttore. E in parte la mia famiglia fa quel lavoro: si tratta di quello che sarei diventato se non fosse successo quello che poi è successo”.

Eppure su una cosa Luca e Mattia sono diversi: in “Lezioni di cioccolato 2” il protagonista viene chiamato “lo scanna-donne” per come riesce a "mietere vittime" tutte le sere tra un sushi bar e una discoteca. Almeno finché non rimane fulminato da Nawal, figlia del suo socio Kamal interpretata dalla bella Nabina Akkari. “Ma quale dongiovanni!” – ci dice Argentero, lasciandosi andare a uno dei suoi enormi sorrisi. D’altra parte, il suo Mattia è anche un nerd capace di dire alla donna che ama “puoi vivere qui, ma non toccare la playstation e la mia collezione di fumetti di Tex. Ci tengo in maniera maniacale!”.

Luca Argentero e la moglie Myriam Catania

“Non sono tanto nerd – continua Argentero -La mia passione per i videogame è scemata di pari passo con i mesi di matrimonio. Un processo che è partito già da quando ho cominciato a convivere. Quando vivi con una donna è così che va. Quindi  punto tutto su un figlio, in modo da giocare con lui e avere la scusa di riprendere in mano il joypad”.

Ok, videogame a parte. Quanto è nerd Argentero?
Da ragazzino ero un maniaco di sport. C’erano i nerd secchioni, i ribelli, e io invece ero nel gruppo degli sportivi. Pensavo solo a quello, ho sempre viaggiato in quella direzione lì. Oggi è ancora così.

E per quanto riguarda la somiglianza con il tuo personaggio, è davvero così?
Sono ormai quattro anni che collaboro, grazie a Cattleya, con lo sceneggiatore Fabio Bonifacci. Per uno sceneggiatore è un vantaggio sapere con chi ha a che fare, quindi lui sa bene su cosa mi trovo più a mio agio, conosce i toni, le battute e il mio modo di parlare.

Luca Argentero e Vincenzo Salemme in Lezioni di cioccolato 2

Sono passati quattro anni dal primo “Lezioni di cioccolato”. Come ti sei sentito sotto la guida di un nuovo regista?
Sono certo che sentiremo parlare tanto di Alessio. Io ero d'accordo nella scelta di un nuovo regista per il sequel. Non perché non volessi Claudio Cupellini, che ha intrapreso un’altra strada. La sua opera seconda, "Una vita tranquilla", è un bellissimo film. Claudio è un giovane regista che ha esordito con la commedia, uno dei modi più semplici per debuttare nel cinema. Alessio, invece, ha fatto l’aiuto regista in tutti i film che ho interpretato negli ultimi anni: posso dire di aver passato più tempo con lui che con la mia famiglia! La differenza è che Alessio ha esordito con la commedia perché questo è il suo sogno.

C'è una qualche intenzione di andare avanti con il franchise e realizzare un terzo capitolo?

Sì. Il mio sogno – e lo dico con tutto il cuore – è avere una trilogia! Riesco già a immaginare il cofanetto DVD da regalare a Natale!

A proposito di DVD, qual è quello che ti capita di autografare di più?
Devo dire “Diverso da Chi?”, probabilmente perché è andato molto bene in Home Video.

Luca Argentero e Nabina Akkari al photocall di Lezioni di cioccolato 2

Sei ormai uno dei volti più noti della commedia italiana. Ma pare ti sia cimentato anche nel drammatico ultimamente…
Sì, quest’anno ho girato altri due film che non hanno a che fare con la commedia. Ho partecipato a “E la chiamano estate” di Paolo Franchi. Un piccolo ruolo, ma ho avuto modo di conoscere un regista veramente particolare. E poi sono nel film francese di Michele Placido, il dramma action “Le Guetteur”. Un film recitato in francese, girato con una troupe francese. E con un cast magnifico: ho ritrovato Violante Placido, e ci sono anche Daniel Auteuil nel ruolo di un poliziotto e Mathieu Kassovitz in quello di un delinquente a capo di una banda di rapinatori di cui faccio anche io parte. Questa volta mi vedrete sparare.

Noi conosciamo Placido soprattutto per come perde la pazienza alle conferenze stampa. È così anche sul set?
Sì, e quando lo fa è uno dei momenti di più alta commedia che si possano immaginare. Michele è "un litro d’acqua in una bottiglia da mezzo litro"! Ha una passione, una vitalità, un’energia che soltanto chi lavora al suo fianco conosce. Sul set quelli della mia età sono stremati alle cinque del mattino e lui, invece, è ancora lì pronto a schizzare come una trottola. Ogni volta che lo vedo, il complimento che gli faccio è che voglio arrivare alla sua età avendo la sua stessa passione per tutte le cose che fa.  

Lezioni di cioccolato 2”, in uscita l’11 novembre, è distribuito dalla Universal.

Per saperne di più
La nostra intervista al regista
Il trailer del film
Film.it a Lezione di cioccolato: la nostra inviata Giorgia Garbuggio a Perugia