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Venezia accoglie Natalie Portman: “Jackie Kennedy, il ruolo più pericoloso della mia carriera”

La star al Lido insieme al regista Pablo Larrain, per presentare Jackie, film sul “mistero” della First Lady più amata di sempre

Natalie Portman

07.09.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
È il giorno di Natalie Portman al Festival di Venezia. La star è giunta al Lido insieme al regista Pablo Larrain per presentare Jackie, biopic che racconta i giorni seguenti l’assassinio di Kennedy a Dallas visti attraverso gli occhi della First Lady Jackie Kennedy. Ma non chiamatelo biopic, avverte Larrain nel corso dell’incontro con la stampa: “Ho ricevuto l’invito a fare questo film da Darren Aronofsky [il produttore, ndr]. Ovviamente non sono americano, ma l’ho presa come una grande opportunità per raccontare una storia intrigante. Ho letto alcuni documenti della Warren Commission in cui c’è scritto che Jackie era seduta proprio accanto al presidente quando fu ucciso. Volevo raccontare questo punto di vista, e per me era anche l’occasione per fare il mio primo film su un personaggio femminile”.


LEGGETE LA RECENSIONE DI JACKIE DAL FESTIVAL DI VENEZIA.

È uno dei ruoli più pericolosi che abbia mai interpretato – interviene la Portman – perché tutti sanno che aspetto e che voce avesse Jackie Kennedy. Non mi ero mai vista come una brava imitatrice. Volevo che la gente credesse che io fossi Jackie, ma non ho potuto evitare di mettere una parte di me nel personaggio”. Un personaggio che era “un mistero”, stando al regista: “Jackie era sconosciuta ai più e ho usato lo strumento del cinema, basato su paradosso, emozione e mistero, per entrare in posti inaccessibili. Ma il film non intende dare tutte le risposte e credo che il successo della performance di Natalie sia che, anche vedendo il film, non riesci a capire fino in fondo chi Jackie fosse”.



Il mistero Jackie Kennedy si concretizza in una sorta di “doppia personalità” che la Portman ha cercato di fare emergere: “Ascoltando le registrazioni pubbliche e private, ho notato delle differenze nel modo in cui parlava Jackie. Nelle interviste aveva una voce più alta e risultava più timida. In privato aveva tutto un altro tono. Qui stava il conflitto: nel mantenere la propria umanità pur sapendo che la gente ti vede come qualcosa di superiore”.

Jackie sarà distribuito in Italia da Lucky Red.

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