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Edward Norton: “Fare l'attore è come andare in Formula 1”

La star approda a Locarno per ritirare l'Excellence Award Moet & Chandon, e racconta la sua carriera e i suoi progetti futuri, tra cinema e TV

Edward Norton

06.08.2015 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Edward Norton cerca uno spazio mentale oltre il ragionamento, oltre la preparazione (pur meticolosa) necessaria per avvicinarsi a un ruolo. L'attore lo confessa alla platea del Festival di Locarno, dove ha da poco ritirato l'Excellence Award Moet & Chandon. "I piloti di Formula 1 imparano a memoria il tracciato, ma quando è il momento di guidare si lasciano tutto alle spalle. Anche per me è così: bisogna essere rigorosi nella preparazione, ma sul set è necessario staccarsi dalla parte analitica del cervello per diventare reattivi, trovare il proprio spazio mentale in cui si lavora in automatico".

Norton parla ampiamente della sua carriera e delle sue collaborazioni con i più grandi registi di Hollywood. "Sono cresciuto guardando i film di Woody Allen, e vedendoli ho capito quanto fosse malleabile il cinema, come si potesse raccontare una storia in qualunque modo si volesse. Quando ho lavorato con lui e con il mio idolo Milos Forman, mi sono reso conto di quanto fosse diversa la metodologia dei registi. Forman poi è stato un mentore per me, mi ha coinvolto nel processo di scrittura [del film Larry Flynt - Oltre lo scandalo, ndr] e mi ha fatto stare con lui in sala montaggio".


La 25a ora (2002)

Fondamentale, per lui, è conoscere l'opera dei registi con cui lavora: "Trovo inconcepibile che un attore possa lavorare con un regista senza conoscerne l'opera. Da ragazzo ero un fan di Spike Lee e gli scrivevo lettere, e quando ho lavorato con lui [a La 25a ora, ndr] conoscevo la sua filmografia. Fu la lavorazione più breve della mia carriera, appena 28 giorni, e non ci saremmo mai riusciti se io e gli altri attori, tra cui Philip Seymour Hoffman e Rosario Dawson, non avessimo già conosciuto il cinema di Lee. Conoscere linguaggio, tono e stile di un regista è importante per calibrare la propria recitazione".

Tra i suoi grandi punti di riferimento cita titoli eclettici come "Incredibile viaggio verso l'ignoto [ovvero l'originale Corsa a Witch Mountain], i film Disney, Guerre stellari" ma anche e soprattutto "Fa' la cosa giusta, il primo film che ho visto da giovane adulto. Lo vidi due volte di fila e mi insegnò che il cinema è meglio quando ti lascia con tante domande invece di darti le risposte".

Della sua collborazione con Wes Anderson ammette: "è il lavoro più facile del mondo perché Wes ti manda una versione animata del film con le inquadrature già stabilite e fa pure tutte le voci dei personaggi. In mano sua è come essere una marionetta e il bello è che lui è più divertente degli attori nel pronunciare le battute. Anche qui è importante conoscere i suoi film, perché lui è capace di raggiungere momenti di grande intimità sotto la superficie slapstick, ma se non conosci il suo cinema non te ne rendi conto".


Moonrise Kingdom (2012)

Norton ha brevemente menzionato anche Motherless Brooklyn, il film che dovrebbe dirigere presto e che sarà la sua opera seconda, dopo Tentazioni d'amore del 2000. La storia, adattata da un romanzo di Jonathan Lethem dallo stesso Norton, racconta di un detective affetto da sindrome di Tourette nella Brooklyn anni '50. "Amo dirigere solo quando ho una storia che sento vicina. Fare l'attore è una bella vita e non mi va di farla saltare in aria per ragioni superficiali". E infine, sull'importanza che sta assumendo la televisione in America: "Non ho alcun pregiudizio sul lavorare in TV, mi interessa il materiale, non la forma. Da poco ho lavorato alla miniserie su Lewis & Clark e ora Cary Fukunaga, il regista di True Detective, mi ha proposto un progetto che crediamo sia perfetto per la struttura a episodi". "Credo che le nuove tecnologie stiano offrendo nuove opportunità creative - conclude - Tutti si sta democratizzando e credo che gente come Rossellini, Fellini, Godard e lo Scorsese degli anni '70 amerebbero molto questo. Il nuovo neorealismo uscirà da questi formati, non certo dallo Studio System".