
Star Wars: tutto quello che non sapevi sulle creature più amate della saga

Il vero nome di Yoda (e gli altri segreti delle creature di Star Wars)
Se oggi uno dice "Buffy", viene subito in mente la cacciatrice di vampiri di Sunnydale, California. Ma Buffy avrebbe dovuto essere il nome originale di Yoda, o meglio il suo soprannome. Nome completo: Bunden "Buffy" Debannen, poi cambiato in Minch Yoda e poi solamente Yoda. E per fortuna: Buffy starà anche bene a Sarah Michelle Gellar, ma come nome per un anziano e rispettato maestro Jedi proprio no!
Questo è solo uno dei tanti segreti legati alle creature più famose della saga di Star Wars. Scoprite i più divertenti nella gallery a seguire...
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Latte di Bantha
Ricordate i Bantha, gigantesche mucche pelose cavalcate dai Tusken sul pianeta Tatooine? E ricordate quella strana bevanda bluastra che Luke e gli zii Owen e Beru consumano nella loro ridente fattoria sul medesimo pianeta desertico in Episodio IV? Bene: quello è latte di Bantha. Salta fuori che i Bantha sono utili a qualcosa, dopo tutto!

Vermoni spaziali di facile realizzazione
Una delle più celebri sequenze de L'impero colpisce ancora è quella in cui Han, Chewie, Leila e R2-D2 si ritrovano nel cuore di un asteroide dopo una rocambolesca fuga a bordo del Millennium Falcon, e vengono presto attaccati da orribili... cose volanti note come Mynock. Poco dopo, però, scoprono che il vero problema è un altro: quella non è una grotta, ma lo stomaco di un gigantesco verme spaziale (o Exogorth)!
Il set in cui è ambientata la scena fu uno dei più economici dell'intera saga: quattro tende intorno al Falcon, una pavimento di plastica nera e "apri tutto" con la macchina del fumo e voilà! La magia del cinema al lavoro.

Il mercenario della RAF
Che bello Bossk, il mercenario rettiliano visto brevemente ne L'impero colpisce ancora. Come Boba Fett è un personaggio totalmente inutile, ma il fattore "coolness" lo rende indimenticabile. Se ne sta lì in piedi, a grugnire nella sua tuta pressurizzata della Royal Air Force e tanto basta per immaginarsi chissà quali avventure cosmiche.
Aspetta un minuto... tuta pressuri-che di cosa? Sì: la tuta indossata da Bossk è in realtà una tuta pressurizzata in dotazione alla RAF negli anni '60, usata per le missioni ad alta quota. Appare anche in Guerre stellari, indossata da Bo Shek nella cantina di Mos Eisley.

Il Wookiee che venne dal Texas
Il termine "Wookiee", nome della razza a cui appartiene l'adorabile tappeto semovente Chewbacca, fu praticamente ideato da un attore de L'uomo che fuggì dal futuro, esordio alla regia di George Lucas. Lo rivela Walter Murch, sound designer del film: in una scena, Terry McGovern pronunciò alcune battute al solo scopo di creare delle voci in background. La frase in questione fu: "I think I just ran over a Wookie", "Credo di aver appena investito un Wookie". Il "Wookie" a cui si riferiva era il suo amico Ralph Wookie, dal Texas. Le buone idee nascono per caso...

Gli orsetti che parlavano nepalese
Tutti sanno che gli Ewok furono creati per sostituire i Wookiee nella battaglia finale de Il ritorno dello Jedi (perché i Wookiee erano troppo poco primitivi, e perché così Lucas avrebbe venduto tantissimi pupazzetti). Ma pochi sanno che la loro lingua è un misto di parole esistenti nelle lingue tibetana, kalmyk (parlata in Mongolia) e nepalese.

E.T. telefono Coruscant
Se siete dei fan che hanno avuto l'ardire di re-inserire almeno una volta nella vita il DVD de La minaccia fantasma nel lettore (pazzi!), saprete che c'è una sequenza del primo prequel in cui tre E.T. appaiono nel senato durante una votazione. Lucas li inserì come omaggio all'amico Steven Spielberg (che a sua volta aveva piazzato un bambino vestito da Yoda in E.T.). Col tempo, siccome intorno alla saga di Star Wars si muove un universo di nerd che non hanno evidentemente nulla di meglio da fare, gli E.T. sono stati "canonizzati" nel mondo di Star Wars, e adesso si chiamano ufficialmente "Asogians" (e il loro capo in questa sequenza è noto come Grebleips. Leggetelo al contrario). Forse è anche colpa loro se il cancelliere Palpatine ha assunto il potere nella Galassia. Che carini!

Greedo era transgender
Ok, forse come titoletto è un filino troppo da click-bait, eh? In realtà non è che Lucas avesse anticipato con grande lungimiranza la lotta per i diritti civili delle persone LGBT. Semplicemente, Greedo (colui che "non sparò per primo") fu interpretato in Episodio IV da due attori diversi, un uomo e una donna. In Inghilterra, il costume fu indossato da Paul Blake. Per i reshoot in Canada da Maria De Aragon. La sua voce quando parla (in "huttese") a Solo non appartiene a nessuno dei due, ma al linguista Larry Ward.

Oolallà!
L'aliena verde in questa foto è Oola. Forse vi ricorderete di lei per la scena in cui tenta di liberarsi dalla catena con cui è legata a Jabba, per essere poi data allegramente in pasto al Rankor ne Il ritorno dello Jedi. Ma pochissimi si saranno accorti che, proprio a causa del movimento con cui la povera Oola cerca di liberarsi, uno dei seni dell'attrice Femi Taylor fuoriesce dall'abito. E' una scena rapidissima, e forse non se ne è mai accorto neanche Lucas, altrimenti avrebbe scegliato alle 4 del mattino tutto lo staff della Industrial Light & Magic per coprire tutto con una mano di computer.

La leggenda del Wampa e della faccia di Mark Hamill
Una delle storie più consistenti nel reame delle leggende di Star Wars è quella riguardante la sequenza del Wampa all'inizio de L'impero colpisce ancora. Anche il fan più distratto saprà che fu inserita per giustificare il cambiamento del viso di Mark Hamill, coinvolto mesi prima in un gravissimo incidente stradale che ne deturpò i connotati, per fortuna sistemati dalla chirurgia estetica.
Peccato che tutto questo non sia che una sfilza di baggianate grosse come corazzate imperiali. Hamill ha detto più volte che la storia del suo incidente d'auto è stata ingigantita negli anni. In realtà lui si era solo rotto il naso e uno zigomo e, sì, fu sottoposto a un intervento chirurgico, ma non certo per la completa ricostruzione della faccia. E la scena del Wampa? Era già in sceneggiatura.