
Dieci film stressanti da vedere, eppure irresistibili

Hostel (2005)
Chi ha detto che l'esperienza della visione di un film debba per forza essere rilassante? Ci sono opere in grado di stressarci entrandoci sotto pelle e ribaltandoci le budella con scene agghiaccianti. Da cui, ugualmente, non riusciamo a stare lontani. Ecco dieci film stressanti da vedere, eppure irresistibili.
A partire da Hostel, il film che ha fatto conoscere a tutti il nome del regista Eli Roth. Ingenuo, non certo perfetto, eppure un horror che ha contribuito a coniare il termine "torture porn" e che ci fa star male per quei poveri turisti finiti tra le grinfie di anonimi torturatori. Eppure è difficile non vedere Hostel almeno una volta: la curiosità morbosa è troppa.
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Cani arrabbiati (1974)
Quando Mario Bava ha deciso di dire la sua sul cinema di gangster e rapine, ha prodotto un film talmente agghiacciante da restare impresso persino a Tarantino. Cani arrabbiati, storia della convivenza tra un gruppo di rapinatori e i loro ostaggi nell'abitacolo di un'auto sotto il solleone, è un road movie con destinazione inferno, un'opera a tratti intollerabile nella sua sadica tensione. Ma anche una vetta del cinema italiano di genere, che bisogna ammirare in tutta la sua maestosa cattiveria.

Aracnofobia (1990)
Se siete aracnofobici, passerete tutto il tempo a scacciare ragni inesistenti e guardarvi intorno, esaminando gli angoli bui per togliervi ogni pensiero. Per tutti gli altri, Aracnofobia è comunque un tour de force traumatico. Produce Steven Spielberg, e il suo tocco si vede nel modo in cui il film piazza una sana e normale famiglia americana contro un male strisciante e spaventoso. Si ride, anche, in Aracnofobia, ma la risata vi si strozzerà in gola al primo avvistamento di una ragnatela.

Funny Games (1997/2007)
Michael Haneke ha diretto due volte questa storia di lenta e terrificante home invasion, nel 1997 e nel 2007 (quando ha rifatto il suo stesso film a Hollywood con Naomi Watts, Tim Roth e Michael Pitt). Una specie di Arancia meccanica forse ancora più sadico, Funny Games include tutto ciò che non vorreste mai dover passare nella vita... e forse proprio per il suo valore catartico è irresistibile.

The Descent - Discesa nelle tenebre (2005)
The Descent è per i claustrofobici ciò che Aracnofobia è per gli aracnofobici: un film che costringe a battere i propri istinti di conservazione pur di procedere nella visione. Il capolavoro horror di Neil Marshall racconta il calvario di un gruppo di donne intrappolate in un sistema di grotte in compagnia di spaventosi mutanti. Una gara di sopportazione che sfocia in un finale altrettanto doloroso e micidiale. Provare per credere.

Martyrs (2008)
Martyrs di Pascal Laugier è uno dei migliori horror francesi dello scorso decennio. A tre anni da Hostel riuscì a dire la parola fine al torture porn: più di questo, più delle terrificanti scene di tortura dispensate con maestria nel corso di 100 minuti, non poteva essere fatto. Ancora oggi Martyrs è un'esperienza a tratti insostenibile, eppure non vederlo è un delitto contro il cinema.

Buried - Sepolto (2010)
Un'ora e trentacinque minuti di Ryan Reynolds sepolto vivo dentro una bara. Non è decisamente un menù rilassante quello proposto da Buried, ma il regista Rodrigo Cortés sa certamente come tenere alta la tensione e far "respirare" il film nonostante l'ambientazione claustrofobica.

127 ore (2010)
La storia vera dell'alpinista Aron Ralston ha dell'incredibile: intrappolato in un canyon nello Utah per giorni, fu costretto a tagliarsi via un braccio con una lama spuntata pur di raggiungere i soccorsi. Ovviamente, in 127 ore Danny Boyle non ci risparmia i particolari: la scena in cui James Franco si taglia il braccio dopo esserselo spezzato è un tripudio di effetti sonori e visivi che vi farà salire la pelle d'oca lungo la schiena e coprire gli occhi con la mano. E succede sia alle donne che agli uomini, senza distinzione. Il disgusto equo.

Raw - Una crudele verità (2016)
La storia di una ragazza vegetariana che scopre un insospettabile gusto per la carne umana è quanto di più agghiacciante - in termini visivi ma anche di pura suggestione - sia stato prodotto ultimamente. Raw è diretto da Julia Ducournau e interpretato magistralmente dalla giovane Garance Marillier. Disponibile in home video da Universal.

Madre! (2017)
Per circa un'ora non capirete per quale motivo una serie di ospiti inattesi si stiano infilando nella casa di Jennifer Lawrence e Javier Bardem. Per giunta col benvenuto di quest'ultimo, nonostante le proteste della moglie. E vi innervosirete. Perché penserete alla vostra reazione se vi accedesse la stessa cosa. Madre! vi entrerà così sotto la pelle e non se ne andrà più, nemmeno quando l'arcano verrà svelato: l'escalation finale è stressantissima ed estenuante, ma è impossibile staccarle gli occhi di dosso. E fu così che Darren Aronofsky realizzò un altro film imperfetto, spocchioso eppure imperdibile.