
Dieci film di enorme successo che nessuno voleva produrre

Ritorno al futuro (1985)
Prima che un film arrivi in sala, a Hollywood, spesso le riscritture di un copione non si contano nemmeno sulle dita di due mani. E poi ci sono gli executive, i temuti "capoccia" degli Studios che vogliono mettere il becco nel processo creativo, e a volte arrivano ad odiare per principio un'idea che alla fine si rivela più che vincente. Ecco alcuni casi famosi.
Partiamo da Ritorno al futuro, uno dei più grandi classici degli anni '80, un film riverito ancora oggi e primo capitolo di una trilogia di enorme successo. Robert Zemeckis e Bob Gale scrissero la sceneggiatura iniziale per la Columbia, e la presentarono nel 1981. Ma lo Studio giudicò il film "poco sexy" e lo rigettarono. Zemeckis e Gale rielaborarono dunque lo script e poi andarono alla Disney, che invece non apprezzò l'incesto suggerito tra Marty e sua madre. Alla fine fu il successo di All'inseguimento della pietra verde a convincere Steven Spielberg a metterci la faccia come produttore, cosa che a sua volta convinse Universal a finanziare e distribuire il film.
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L'esorcista (1973)
Inizialmente, il romanzo di William Peter Blatty da cui sarebbe stato tratto L'esorcista fu un fiasco letterario. Blatty tentò invano di proporre un potenziale adattamento a svariati Studios, ma fu solo dopo una sua apparizione in TV al Dick Cavett Show, dove Blatty ebbe modo di parlare del romanzo per 45 minuti, che il libro divenne un best-seller. Warner si precipitò dunque a comprare i diritti e propose persino a Blatty di scrivere la sceneggiatura, che gli fece poi vincere un Oscar.

American Graffiti (1973)
Prima di lottare per Star Wars, George Lucas dovette battersi per produrre American Graffiti. Il progetto fu inizialmente acquisito da United Artists, che commissionò una sceneggiatura pagata 10 mila dollari. Lucas, incerto sulle sue abilità di sceneggiatore, la fece scrivere a un compagno di università, ma ottenne uno script molto diverso dalla sua idea e fu dunque costretto a riscriverlo di persona gratis. Solo che alla fine United Artists rigettò la stesura e il progetto venne abbandonato. Dopo aver preso porte in faccia da MGM, Paramount, Fox e Columbia, Lucas ricevette un assist dall'amico Francis Ford Coppola, che firmò come produttore e portò il film alla Universal. Ma i guai non erano finiti: lo Studio impose un budget di 750 mila dollari, di cui 90 mila per la colonna sonora, e tentò di far cambiare il titolo. Alla fine, tutto si risolse per il meglio e il budget contenuto trasformò American Graffiti in uno dei film più remunerativi di sempre.
Guerre Stellari (1977)
Nessuno voleva produrre Guerre Stellari. George Lucas propose il film alla Universal, dove aveva realizzato l'ottimo successo American Graffiti, ma lo Studio passò la mano. Persino la Disney disse no, e alla fine fu la 20th Century Fox a offrire a Lucas 150 mila dollari per scrivere e dirigere il film. Ironia della sorte, anni dopo la Disney avrebbe acquisito Lucasfilm, e poi persino la Fox - che aveva mantenuto i diritti di distribuzione del primo film in barba a tutti.

E.T. - L'extra-terrestre (1982)
Steven Spielberg propose E.T. - L'extra-terrestre alla Columbia, perché lo Studio voleva un sequel di Incontri ravvicinati del terzo tipo. Ma la storia concepita da Spielberg insieme alla sceneggiatrice Melissa Mathison era cambiata molto rispetto al progetto iniziale, l'horror Night Skies. Tanto che il capo di Columbia Frank Price definì E.T. "un rammollito film Disney". Furioso, Spielberg fece sapere a Sid Sheinberg degli Universal Studios che Columbia era pronta a vendere E.T. Così fu, e Universal acquistò la sceneggiatura per 1 milione di dollari, anche se Columbia ottenne un 5& dei futuri incassi. Ottima mossa: E.T. finì per incassare 792 milioni di dollari, e Columbia guadagnò più da quello che da tutti gli altri film dell'anno.

Mamma, ho perso l'aereo (1990)
Classico assoluto del Natale e cult movie anni '90, Mamma, ho perso l'aereo per poco non fu cancellato. Warner Bros. aveva sborsato troppi soldi per la commedia Un Natale esplosivo (25 milioni di dollari), e così stabilì che il budget di Mamma, ho perso l'aereo sarebbe stato di 14 milioni. Il regista Chris Columbus disse allo Studio che il film sarebbe costato non meno di 17 milioni, e per tutta risposta gli executive lo cancellarono senza discuterne, a tre settimane dalle riprese. 20th Century Fox subentrò, fornì 18 milioni di dollari e produsse un successo da 476 milioni di dollari ai botteghini internazionali.

Forrest Gump (1994)
Non contenti di aver perso Mamma, ho perso l'aereo, i capoccia Warner si lasciarono anche sfuggire Forrest Gump, sviluppato per anni in seno allo Studio e poi barattato con Paramount Pictures per Decisione critica e l'aggiunta di altri 400 mila dollari, tanto erano felici di essersi sbarazzati di un progetto ritenuto perdente. Ma i guai per Robert Zemeckis non erano finiti: a pochi giorni dall'inizio delle riprese, Paramount pretese che 10 dei 40 milioni di budget venissero tagliati. Zemeckis e Tom Hanks accettarono di ridurre la loro paga del 50%, il film venne girato e ottenne un successo travolgente, 677 milioni di dollari di incasso e 6 Oscar.

Pulp Fiction (1994)
Quando Quentin Tarantino e Roger Avary iniziarono a sviluppare l'idea di Pulp Fiction, avevano un contratto di esclusiva con Columbia TriStar. Script alla mano, si presentarono dunque alla porta dello Studio, che però rifiutò di produrre il film perché la sceneggiatura era "la peggiore mai letta da questa compagnia". TriStar mise il progetto in vendita al miglior offerente, e fu la Miramax a comprarlo. Tarantino ottenne un budget di 8 milioni di dollari e libertà creativa pressoché totale, e finì per realizzare uno dei più grandi cult degli ultimi trent'anni.

Twilight (2008)
Oggi sembra impossibile, ma per poco la Twilight Saga non si fece. Il primo film, Twilight, fu proposto dal produttore Mark Morgan a molti Studios, ma tutti si rifiutarono. Per anni rimase nel limbo presso MTV Films, etichetta dalla Paramount, senza che il progetto - all'epoca una versione action del romanzo di Stephenie Meyer, con Bella che diventava subito vampira - andasse avanti. Alla fine Summit Entertainment lo acquistò e il resto è storia.
Scemo & più scemo (1994)
Il cult anni '90 di fratelli Farrelly, loro opera prima, si arrampicò su per una strada in salita prima di arrivare in sala. Prima che New Line scommettesse sul progetto, i Farrelly erano arrivati persino a cambiare il titolo in "A Power Tool is Not a Toy", perché nessuno voleva saperne di un film intitolato Scemo & più scemo. Anche dopo l'acquisto da parte di New Line le cose stentarono a migliorare. Lo Studio voleva altri attori, tra cui Steve Martin, Nicolas Cage e Gary Oldman. I Farrelly attirarono l'interesse di Jim Carrey, ma lo Studio riteneva eccessivi i 400 mila dollari da lui richiesti. Dopo Ace Ventura, alla New Line cambiarono idea e offrirono ben 7 milioni a Carrey - circa metà del budget di 16 milioni. I Farrelly dovettero infine battersi per convincere New Line a scritturare Jeff Daniels. Lo Studio arrivò persino a offrire all'attore 50 mila dollari per dire no...