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Colpevole d'omicidio

Un poliziesco dove la ricerca dell'assassino diventa un'indagine interiore attraverso cui discernere il senso della propria vita, e quale destino scegliere per quella futura.

colpevole

12.04.2007 - Autore: Claudia Panichi
Un giallo che tinge a tratti la sceneggiatura di sentimenti intensi e autentici, un poliziesco dove la ricerca dell'assassino diventa un'indagine interiore attraverso cui discernere il senso della propria vita, e quale destino scegliere per quella futura.   In questo mix tra spari e sentimenti si articola la storia di Vincent La Marca, (interpretato dal sempre coinvolgente Robert De Niro), un poliziotto esemplare che si ritrova a dare la caccia ad un presunto assassino, che il fato vuole fosse proprio il suo unico figlio. Tratto da una storia vera, il film cerca di far concentrare l'attenzione proprio sul difficile rapporto tra il padre e il giovane Joy ( interpretato da un convincente James Franco).   Poliziotto duro e puro, rispettato da tutti, Vincent La Marca è figlio nientemeno che di un giustiziato per omicidio, una brutta storia che inevitabilmente ha segnato la sua infanzia. Sposato e tristemente divorziato, cede all'abbandono del figlio nelle mani di una madre dalle dubbie capacità, e da allora preferisce scomparire e ricostruirsi una vita..non proprio perfetta. Ma all'improvviso, quello che per lui era un triste passato riaffiora improvvidamente, come nel peggiore degli incubi. Il suo compagno viene brutalmente assassinato e l'indiziato principale è suo figlio Joy, ridotto a tossicomane forse proprio per essersi sentito abbandonato anni prima dal padre.   Lungo il macabro litorale abbandonato di Long Beach vaga senza meta il distrutto Joy, consapevole di non essere l'assassino ma altresì di desiderare un futuro migliore. Con un figlio appena nato da una relazione con un'altra giovane tossicomane, spera di poter offrire al piccolo una vita che forse lui non ha mai avuto, un padre che a lui è sempre mancato.   Questo padre, il duro Vincent, sotto sotto non è così malvagio, anzi. Coinvolto in una storia sentimentale con una vicina di casa ( Frances Mc Dormand ), stenta a manifestare i suoi stati d'animo e la sua profonda crisi interiore, ma grazie alla donna si riscoprirà pieno di rimorsi e totalmente proteso ad un riscatto personale. Ora sa quello che è veramente importante, e sfiderà anche i suoi colleghi pur di "salvare" il figlio.   Nel film, diretto da Michael Caton-Jones, il regista del remake "The Jackal", echeggiano ricordi di scene già viste e scontate, ma grazie alla maestria di Robert De Niro e di James Franco ( già antagonista di "Spiderman", e premiato nel 2002 con il Golden Globe per la sua interpretazione nel film tv "James Dean") la pellicola trova il suo respiro nelle profonde digressioni sui personaggi e nell' enfasi con cui una storia apparentemente banale riesce a trasformarsi in un tracciato di buone intenzioni e propositi.
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