Young Adult

Young Adult - Poster

Una scrittrice di romanzi per giovani adulti, che da anni si firma con uno pseudonimo, attraversa una crisi creativa. Nel tentativo di ristabilire la sua identità di autrice, la donna recupera i contatti con il suo ex ragazzo del liceo – ora padre e marito devoto – e con altre vecchie conoscenze delle superiori, tra chi ha realizzato i propri sogni e chi invece ha fallito.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Young Adult
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
SITO UFFICIALE
DISTRIBUZIONE
Universal Pictures Italia
DURATA
94 min.
USCITA CINEMA
09/03/2012
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2012

Jason Reitman avanza ancora una volta verso la frontiera più nascosta della personalità, mostrando il lato intimo dei suoi personaggi, quello lontano anni luce dalla facciata perfetta e affascinante della vita sociale. Se l'ultima volta ci aveva messo su un aereo al fianco del malinconico George Clooney, adesso il regista torna a terra, andando in full depression e mettendo a fuoco (in tutti i sensi) il presente dell'ex reginetta del ballo della scuola, una che nel film viene etichettata – giustamente - come “stronza psicotica”.

La macchina da presa di “Young Adult” esplora la provincia americana, non quella affascinante e malinconica alla “Elizabethtown” né quella gelida e pericolosa dei film dei Coen. Reitman cattura una terra arida: un luogo così cupo e senz'anima che ha lasciato anche il segno su coloro che hanno tentato di abbandonarla. La protagonista torna a casa camminando come una mina vagante e facendo esplodere in primis se stessa: è proprio questo “Young Adult”, un conto alla rovescia verso l'esplosione, unico modo per tornare ad avere carta bianca. Ecco perché si tratta di un film speculare al bellissimo “Tra le nuvole”, pellicola che fa il percorso inverso, mostrando un uomo che un po' si ritrova.

A perdersi dunque c'è Charlize Theron, bravissima come sempre e impeccabile a tirare fuori il suo lato più dark. L'attrice è perfetta mentre si rigira sul divano dopo aver dormito tutta la mattina, bevendo coca cola dalla bottiglia e cercando di "cannibalizzare" i dialoghi dei passanti nel tentativo di riempire di parole i suoi romanzi di serie Z con cui si guadagna da vivere. Difficile simpatizzare con lei, possibile scorgerne anche l'umanità tramite il personaggio di Patton Oswalt, la figura più positiva di tutto il film.

Tra i giovani autori più interessanti di Hollywood, il figlio di Ivan Reitman è avanzato nella scala del successo oltrepassando il confine degli indie americani e portando il suo talento a livello mainstream. La sua reunion con la sceneggiatrice Diablo Cody vince, senza risparmiare tocchi beffardi, strizzate d'occhio nerd e battute a effetto. Non c'è spazio per il lieto fine, non ci sono i cieli grandi di “Tra le nuvole”né i titoli animati di “Juno”. Ma c'è tanto coraggio di osare e raccontare una storia originale, in maniera originale.

di Pierpaolo Festa