Sanremo 2012: vince Emma con l'Italia precaria

TuttoSanremo in foto
  E’ la lunga notte dell’Ariston. Quella che vede calare il sipario su un’edizione - la 62esima - movimentata dal caso Celentano, dalle offensive di una Rai che arriva a un passo dal commissariare la manifestazione in  polemica con il suo intervento della prima serata, e dalle dimissioni a sorpresa del direttore artistico Gianmarco Mazzi, sopraggiunte alla vigilia della finale.

Gianni Morandi può finalmente tirare un sospiro di sollievo quando il Molleggiato si impossessa per la seconda volta del palco e, dopo qualche bordata ai media ("Tutta la corporazione dei media si è coalizzata contro di me. Neanche avessi fatto un attentato allo Stato. Mi hanno frainteso, cambiano i tempi dei verbi, estrapolano le frasi per attaccarmi"), e un ritorno sulla questione dei giornali cattolici, incassa qualche fischio e si decide a togliere tutti dall’imbarazzo cantando "La cumbia di chi cambia" e "Ti penso e cambia il mondo". Ad illuminare i momenti ritagliati per lo spettacolo arriva invece una Geppi Cucciari davvero in forma che all’alba della quinta serata riesce a sgranchire i marchingegni ossidati dell’ironia e del sarcasmo.

I dieci cantanti superstiti ripresentano i loro brani e si scivola così verso una classifica provvisoria che vede sui tre gradini del podio Arisa, Emma, e la coppia Gigi D’Alessio-Loredana Bertè. A sovvertire il giudizio ci pensa però la sala stampa che, con l’assegnazione del suo Golden Share, scalza D’Alessio e Bertè e rimette in gara Noemi. La finale si tinge perciò completamente di rosa. Il pubblico a casa, chiamato a scegliere tra le tre artiste, regala il trionfo a Emma in gara con il brano "Non è l'inferno", ritratto dell'Italia ai tempi del precariato.

Premio Assomusica a Marco Guazzone, Premio della Critica Mia Martini a Samuele Bersani. Nina Zilli andrà invece a rappresentare l’Italia all’EuroFestival. Il nostro Speciale