
LA NOSTRA RECENSIONE DI BLACK MASS
“Quando interpreti un personaggio considerato malvagio lo devi prendere come un essere umano – spiega l’attore – Nessuno si alza la mattina, si fa la doccia, la barba, si veste e pensa ‘Quanto sono malvagio, oggi farò cose cattive’. Per Bulger la violenza era parte del lavoro, ma anche un linguaggio che le persone con cui lavorava o si scontrava capivano”. Non importa, dunque, se un personaggio è buono o cattivo, e lo dice uno con una certa esperienza nel portare sullo schermo persone realmente vissute, da John Dillinger a Ed Wood: “L’importante è essere più fedeli possibile alla persona. Nel caso di Dillinger ho potuto parlare con sua sorella, che mi ha detto come John fosse la persona più dolce e divertente che avesse mai conosciuto. Per quanto riguarda Bulger c’erano pochi filmati di sorveglianza e qualche registrazione, ma poca roba. Ho dovuto lavorare d’istinto e cercare di renderne la complessità: era un uomo d’affari, un padre e uomo di famiglia amorevole. Ho anche cercato di incontrarlo, ma ha prevedibilmente rifiutato”.

JOHNNY DEPP TRASFORMISTA: TUTTI I LOOK BIZZARRI DELL’ATTORE
Il trasformismo è uno dei tratti più rappresentativi di Depp. Da cosa nasce questo bisogno di cambiare pelle così spesso? “I miei miti di gioventù erano John Barrymore, Lon Chaney Sr., Marlon Brando, Timothy Carey, John Garfield. Volevo essere come questi grandi trasformisti, volevo calarmi nei singoli personaggi invece di essere un poster boy che interpretasse sempre se stesso, volevo sorprendere il pubblico ogni volta perché non si annoiasse”. Perché il pubblico, per lui, è la cosa più importante: “Per me le persone là fuori, che stanno aspettando noi davanti al red carpet, sono i nostri datori di lavoro, i nostri boss. Sono loro a spendere i propri soldi al cinema, per fuggire dalla realtà per un paio d’ore. Perciò ringrazio i miei boss!”.
Black Mass sarà distribuito in Italia da Warner a partire dall’8 ottobre.
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