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X-Files, la nostra recensione: un ritorno finora deludente per Mulder e Scully

Episodi banali e troppo slegati tra loro: l'undicesima stagione di X-Files, da oggi in Italia, baratta la qualità per la nostalgia

X-Files

29.01.2018 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Il revival di X-Files puzzava già un po' di occasione sprecata la scorsa stagione, ma il piacere di rivedere Mulder e Scully, unito alla durata tutto sommato breve della decima stagione, aveva fatto perdonare i difetti e ci aveva lasciati con un interessante cliffhanger e l'attesa per la stagione successiva. Se mai non si spiegava la scelta di riadattare a una stagione così breve la struttura “monster of the week” della serie classica, ormai superata in buona parte delle serie attuali. Insomma, chi attendeva da anni il fantomatico gran finale, schivato anche dal film Voglio crederci, era rimasto nuovamente deluso.
 
Questa fetta di pubblico non troverà soddisfazione nemmeno nell'undicesima stagione, che raddoppia il numero di puntate rispetto alla precedente, ma adotta lo stesso criterio anni '90: episodi “mitologici” ben separati da quelli “antologici”. La brutta notizia è che, finora, questa nuova stagione non farà felici nemmeno quelli che aveva apprezzato il sapore vintage dell'operazione.



IL TRAILER DELL'UNDICESIMA STAGIONE DI X-FILES.
 
Perché, a costo di essere banali, gli episodi finora sono davvero mediocri. La stagione si apre con una puntata mitologica che adopera con nonchalance uno dei peggiori stratagemmi della storia della TV, in pratica rimettendo in discussione tutto ciò che avevamo visto nel finale di stagione. Un nuovo ribaltone della mitologia che si rimangia in parte quello della decima stagione – gli alieni non c'entravano nulla, era tutta una cospirazione governativa tesa a far credere che fosse in arrivo un'invasione! – per riportarla in linea con la serie classica. Più o meno. Il secondo episodio è una storia a se stante con accenni mitologici fatta per chiudere il cerchio su una questione rimasta in sospeso anni fa. Piacerà ad alcuni fan, mentre i più avveduti storceranno il naso per l'eccessivo ricorso alla nostalgia.

Terza e quarta puntata sono antologiche nel vero senso della parola. Il quarto, in particolare, è l'immancabile episodio “comedy”, ma è talmente sopra le righe da risultare maldestro. Un tempo, gli episodi comici di X-Files funzionavano perché non cambiavano il carattere di Mulder e Scully. Mettevano semplicemente i due di fronte a situazioni paradossali, ed era da questo che nasceva la risata. In “The Lost Art of Forehead Sweat”, i due agenti sembrano invece dei clown, la parodia di loro stessi.

 
Il che risulta ancora più paradossale se pensiamo che, appena tre episodi prima, Mulder e Scully avevano affrontato una potenziale apocalisse e Mulder aveva appreso che la fine della società come la conosciamo è forse imminente. Lo sforzo operato da Chris Carter per mantenere in piedi la vecchia struttura si scontra con l'esigenza di arrivare a una conclusione della saga. E lo fa nella maniera più bislacca. D'altro canto la mancanza di un criterio nella costruzione delle stagioni è sempre stato il difetto principale della serie. Carter non è mai riuscito a dare un senso a una mitologia che avanzava a vista, una stagione dopo l'altra. Con meno episodi a disposizione, e con quindici anni in più sul groppone, tale difetto è diventato semplicemente più evidente.
 
Un vero peccato, perché sappiamo già che Gillian Anderson andrà via dopo questa stagione. E allora viene davvero da chiedersi perché. Perché, dato che lo sapevano o per lo meno lo potevano immaginare, non si è scelto di chiudere col botto? Perché non si è deciso di abbandonare del tutto la struttura verticale per un'ultima stagione orizzontale, in cui portare a compimento gli ultimi brandelli di mitologia coerente? Perché, insomma, non far sì che la serie che non ha mai avuto un vero finale avesse un vero finale?

 
Di buono qualcosa c'è. David Duchovny e Gillian Anderson hanno un'alchimia talmente perfetta e rodata da funzionare anche nel peggiore dei frangenti. La svolta ambigua di Skinner è un bel tocco che potrebbe dare frutti. Qua e là ci sono momenti e dialoghi che ci ricordano tempi migliori e l'amore di Chris Carter, Darin Morgan e Glen Morgan per i loro personaggi a volte fuoriesce in maniera molto sincera e salva la baracca.
 
Ci manca ancora metà della stagione e, naturalmente, Carter e soci potrebbero stupirci con una serie di episodi pregni di sviluppi importanti (su tutti il ritorno del figlio di Mulder e Scully) e con una conclusione per lo meno toccante. Lo speriamo ancora. Ma l'andazzo non è dei più incoraggianti. X-Files ha scelto di barattare la qualità con la nostalgia, pensando che sarebbe stato sufficiente a farci felici. Purtroppo non è così.
 
L'undicesima stagione di X-Files andrà in onda su FOX (canale 112 di Sky) ogni lunedì a partire dal 29 gennaio.