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The Walking Dead: la recensione senza spoiler del finale di metà stagione 8

Colpi di scena traumatici e momenti davvero cupi per Rick e compagni, che devono affrontare la riscossa di Negan

The Walking Dead

11.12.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
La prima metà dell'ottava stagione di The Walking Dead volge al termine con un episodio emozionante, che colpisce lo spettatore allo stomaco con uno dei ganci più potenti dell'intera storia della serie. Un personaggio chiave di The Walking Dead esce di scena (più o meno) negli ultimi secondi della puntata. Non vi diremo quale ma, se per caso siete in vena di spoiler, potete scoprirne qui l'identità.
 
Un colpo di scena messo in chiusura per non distrarre il pubblico dal focus primario dell'episodio, ovvero la riscossa di Negan e dei Salvatori. Nell'economia della classica sceneggiatura a tre atti, questo sarebbe il momento più basso, il “tutto è perduto” a cui siamo abituati ad assistere in ogni film o serie TV che si rispetti. Rick e il gruppo di Alexandria/Regno/Hilltop sono messi davvero male, perché grazie a uno stratagemma di Eugene il capo dei Salvatori si è... salvato, e ora è in cerca di vendetta.

 
La puntata, intitolata “How It's Gotta Be” (ovvero più o meno “Ecco come andrà”), mette i protagonisti di fronte all'improvviso fallimento del calcolatissimo piano che hanno lentamente messo in atto nel corso di sette episodi. La cosa curiosa e originale è che, come viene specificato, non è stata colpa dell'azione avventata di Daryl, che ha spinto un camion contro la mura del Santuario per far entrare i morti. La ragioni sono altre, e dipendono da ciò che ha fatto Eugene nella scorsa puntata.
 
Qualunque sia la causa, l'effetto è che nessuno è al sicuro nel corso della rappresaglia dei Salvatori. Una rappresaglia certamente meno violenta di quello che ci si potrebbe aspettare, per lo meno in termini di vite umane sacrificate. A ennesima dimostrazione del genio strategico di Negan, capace di incanalare la rabbia in azioni misurate, pur se crudeli. Il momento clou dell'episodio è senz'altro (PICCOLO SPOILER) l'incontro tra Rick e Negan, un duello che anticipa quella che sarà la battaglia finale tra i due. Ma che già qui è succulento e mette in scena la determinazione di due leader convinti delle loro rispettive posizioni (FINE SPOILER).

 
Una puntata tutta notturna, buia, cupa, con pochissima speranza ma costellata di atti eroici. Una puntata sotto molti versi iconoclasta, che serve a scuotere le nostre certezze dalle fondamenta. Era necessario, perché ormai la formula della serie pareva troppo certa e fissa, immutabile. Ora c'è molto più spazio di manovra, e la vittoria finale sarà meno prevedibile, più avvincente. È un bene, perché questo finale di metà stagione corona un arco di episodi abbastanza deludente.
 
Ecco come andranno le cose. Andranno che il gruppo dovrà trovare nuove ragioni per combattere. Il futuro sembra più che mai nero, a questo punto, anzi sembra proprio non esistere, cancellato da eventi traumatici. Ma proprio questo è il momento di risorgere. Speriamo che valga anche per questa serie che ci appassiona ormai da tanti anni, tra alti e bassi.
 
L'ottava stagione di The Walking Dead riprenderà in USA l'11 febbraio.