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Power Rangers - La recensione

Il ritorno dei cinque eroici adolescenti non sembra prevedere maturazione, ma si assicura l'entusiasmo dei fan.

03.04.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Affrontare il Power Rangers di Dean Israelite (Project Almanac - Benvenuti a ieri) senza pregiudizi o benevolenze potrebbe non esser facile, e lo sforzo probabilmente non interesserà a molta parte del pubblico pagante, ma dovendo farlo ci si troverà di fronte a un vero e proprio prototipo di film 'only for fan', dall'estetica cheap più che vintage e nel quale una sostanziale fedeltà ai punti di forza (o di debolezza) della serie tv originaria viene sovvertita senza apparenti traumi con aggiornamenti all'insegna di un imprescindibile autocitazionismo e di una generale politically correctness (affidata alla configurazione del quintetto gay-friendly e etnicamente variegato).



Tra facce note ('nascoste' dietro un cellulare in una delle scene clou) e finali promettenti (con il rimando - anche coloristico - al Tommy Oliver che potremmo vedere in uno degli ipotetici "cinque o sei" sequel minacciati dall'amministratore delegato di Lionsgate parlando di un arco narrativo già progettato da Haim Saban), si rischia però di perdersi nel ventre di questo incipit. Soprattutto dopo un inizio alla volevamo essere Breakfast Club e un crescendo conclusivo che arriva dopo una preparazione eccessivamente lunga e poco convincente a confermare un problema di gestione di ritmi, intreccio e personaggi.

L'ironia con cui si liquida ogni possibile confronto o senso di colpa da 'parenti poveri' verso i Transformer, nel riferimento a 'quel' Bumblebee, fa parte del bagaglio proprietario dal quale non si sarebbe potuto prescindere. Apprezzabile, quindi, in un Teen Movie a tutti gli effetti, cui sarà meglio non chiedere la profondità che vediamo sfidare ai nostri eroi nella loro 'scoperta di sé' tra Cenotes e Slot Canyons, ma nel quale si percepisce la lezione di Ultraman, Daltanious e un'altra mezza dozzina di precursori.



Non l'unica, ovviamente, ma non sufficiente - insieme agli altri elementi citati - a superare le colonne d'Ercole di un prevedibile trash. E ad andare oltre la sensazione di una ritinteggiatura moderna di dinamiche e mentalità familiari e un po' datate che non sembra coinvolgere i personaggi, probabilmente rinchiusi entro i limiti di una Origin Story della quale avremmo potuto fare a meno - per lo meno in questa forma - e che non sembra mai arrivare a un pieno e definitivo sviluppo.

Power Rangers, in sala dal 6 aprile 2017, è distribuito da 01 Distribution


 
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