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Pericle il Nero - La nostra recensione

Un ritratto di Riccardo Scamarcio come dèmone senza redenzione che si rivela particolarmente riuscito

Pericle il Nero

Pericle il Nero

11.05.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Un uomo attraversa da solo la notte spoglia di una città della Francia. La figura che si nasconde dietro a questa immagine è quella di un reietto che per obbedire al proprio boss sodomizza chi non si piega al volere del clan.

E Pericle (Riccardo Scamarcio); un criminale che non agisce per soldi, per paura, ma perché scambia continuamente, forse si illude, il rapporto perverso che intercorre tra sé e il proprio padrino, come l’unica forma di amore che conosce. É allora impossibile non descrivere Pericle il Nero come il racconto di un ritratto umano e cupo, sorta di noir metropolitano, che l’attore Riccardo Scamarcio si carica con immensa bravura quasi tutto sulle proprie spalle.

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L’interprete di origine pugliese è motore assoluto della storia di un uomo che trattato come un cane da tutte le persone che considera care, incappa in un errore fatale e per questo viene esiliato da quella comunità becera che lui considera versione distorta della famiglia che non ha mai avuto.
 
Scapperà a Calais, si nasconderà credendosi perseguitato, tornerà a casa e finalmente, dopo aver conosciuto l’amore di una donna, o qualcosa che almeno gli somigli, troverà il coraggio per spezzare quei legami originari che gli hanno portato solo dolore e umiliazione.



L’opera di Stefano Mordini in concorso a Cannes, per raccontare questa parabola umana rimane quindi stretta per quasi tutto il tempo sugli occhi vitrei di Pericle, sulle carrellate notturne di una Francia di periferia, dove il cemento sta sempre accanto alla spiaggia eppure le due dimensioni, metropolitana e naturale, raramente riescono a incontrarsi. 
 
Pericle il Nero in molte parti è di certo un film acuto e convincente, retto con mano ferma dal regista Stefano Mordini; qui alla sua terza prova in un lungometraggio.

Altre volte però si ha l’impressione che il film ruoti troppo intorno alla stessa idea di personaggio; che seppur ben costruito, abbia meno da offrire a livello di azione, di ritratto sociologico se non l’esibizione di un epilogo e di una trasformazione personale troppo rapidi nei propri passaggi finali.

Tuttavia il film di Mordini rimane un lavoro buono, intenso e che permette alla parte più scura dello Scamarcio non solo idolo delle ragazzine, di emergere con convinzione.

Pericle il Nero, uscirà nelle sale a partire dal prossimo 12 maggio distribuito da BIM.