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London Road: a Torino il musical con Tom Hardy

La storia vera dei delitti di un serial killer diventa il pretesto per un musical inglese sui generis

London Road

23.11.2015 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
A volte il risultato di un esperimento non è interessante quanto l'esperimento stesso. London Road, film tratto dal musical di Alecky Blythe e Adam Cork, acclamatissimo nel Regno Unito, è uno di questi casi. La storia, vera, è quella del risveglio di una comunità del Suffolk dopo che, nel 2006, cinque prostitute furono uccise da un serial killer poi condannato. Tempi bui che gli abitanti della “London Road” del titolo superarono recuperando fiducia in quello che potevano fare con le loro mani per salvarsi da una tetra fama nazionale.

“Interessante” è forse una delle peggiori parole che si possano spendere per descrivere un'opera d'arte. È un termine che sta lì, nel mezzo, non è sinonimo di fallimento ma neanche di eccellenza. London Road è “interessante”, in quanto tenta una strada inedita per il musical: i testi sono totalmente estratti da dichiarazioni reali degli abitanti di London Road, riprodotte senza alterazioni. La musica è stata costruita intorno a testi privi di ritmica in versi, dunque, e perciò Adam Cork ha dovuto basare tutto sul ritmo naturale del parlato umano.

Purtroppo, alla lunga, questo stile stanca. Fortunatamente, però, il regista Rufus Norris trova una certa verità stilizzata nel rappresentare le vite degli abitanti di London Road, e sceglie attori molto bravi (su tutti Olivia Colman; Tom Hardy appare solamente in un breve cameo) nel risultare autentici anche quando si prodigano in scarne coreografie. Alla fine si percepisce nettamente il risveglio della comunità, la rinascita del proprio orgoglio. E qualcosa di più: un lato oscuro, un'ammissione che le prostitute uccise stanno bene dove stanno, perché grazie a questi eventi le altre (di cui pure ci viene mostrato il punto di vista) hanno abbandonato il paese. Questo al netto delle musiche, che stentano a coinvolgere. Una mancanza non da poco, in un musical.
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