Inaspettatamente, data l'attitudine spesso (meritatamente) negativa della stampa USA nei confronti dei remake che negli ultimi anni hanno afflitto il cinema americano, “Fright Night – Il vampiro della porta accanto”, rifacimento del classico teen horror “Ammazzavampiri”, è piaciuto tantissimo ai giornalisti. Poche recensioni negative in mezzo a un mare di lodi hanno portato il film a un invidiabile 75% nella scala di gradimento del sito RottenTomatoes. Certo, l'originale rimane al 93%, ma si tratta comunque di un dato notevole.
Addirittura, c'è chi pensa che questo remake sia meglio dell'originale: “Approfitta della premessa – scrive Sean O'Connell del Washington Post – per produrre una versione moderna di questa storia vecchia di decenni, che è superiore all'originale in ogni aspetto”. La pensa così anche Massawyrm di An't It Cool, un fan dell'originale a cui tocca ammettere: “Divertente, dark e perfettamente costruito, 'Fright Night' include ogni dettaglio dell'originale ma li rilegge in maniera deliziosa”. A.O. Scott del New York Times va ben oltre le apparenze: “Le implicazioni sociologiche e psicosessuali – non stiamo scherzando – aleggiano intorno ai limiti del fotogramma e tra le linee dei dialoghi senza diventare fastidiosamente esplicite”. Approva anche il guru della critica americana Roger Ebert: “Il film è recitato in maniera competente” e, come l'originale “danza sul confine della commedia”. Infine, Bert sentenzia: “Tra i film di vampiri, 'Fright Night' è piuttosto buono”.
Molti hanno anche apprezzato la performance di Colin Farrell nei panni di Jerry Dandrige, in vampiro che in origine fu interpretato da Chris Sarandon: “Cogliendo al volo la chance di mettersi in mostra, Farrell è a volte asciutto ed esilarante, a volte terrificante – scrive Elizabeth Weitzman del New York Daily News – Grazie a lui questo 'Fright Night' potrebbe addirittura superare l'originale come guilty pleasure di mezzanotte”. Keith Staskiewicz di Entertainment Weekly è perfettamente d'accordo: “La performance di Colin Farrell nei panni di Jerry è il cuore pulsante del film”. E rispetto ai vampiri perbene di “Twilight”, “rende il suo vampiro terrificante restituendogli la carica sessuale e ampliando la sua pericolosità”. “Farrell crea qualcosa di speciale con la sua sensualità – conferma Wesley Morris del Boston Globe – è allo stesso tempo onnivoro, pericoloso e uno spasso”.
Lasciamo spazio, però, a chi dissente: “Piatto, privo di fascino e alle volte noioso, il per nulla spaventoso 'Fright Night' avrà successo solamente nell'invogliare gli spettatori a vedere il ben superiore film del 1985”, commenta Diva Velez su TheDivaReview.com. Widgett Walls di Needcoffee.com lo definisce “un film che non riesce a decidere che cosa sia. Ma Colin Farrell e David Tennant sanno cosa sono, e questo almeno è positivo”. Infine, Mr. Beaks di Ain't It Cool inchoda una volta per tutte la bara: “Questo film è come un tema appena sufficiente copiato dal più bravo della classe. E' un'assimilazione dell'assimilazione di Hitchcock e degli horror della Hammer compiuta da Tom Holland, e di conseguenza è piuttosto offensivo quando invece vorrebbe solo essere dimenticabile”.
“Fright Night – Il vampiro della porta accanto” è distribuito nei nostri cinema da Walt Disney Pictures.
Per saperne di più:
Fright Night in New York
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La critica USA promuove Fright Night
Craig Gillespie ha fatto centro, realizzando uno dei migliori remake di sempre, coadiuvato dal sensuale ed efferato vampiro di Colin Farrell
26.08.2011 - Autore: Marco Triolo