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Il trono di spade: la recensione senza spoiler del finale

Termina la quarta stagione della serie HBO più vista di sempre. Tragedia, vendetta e colpi di scena non mancano

Il trono di spade

17.06.2014 - Autore: Marco Triolo
Non si bada a spese alla HBO. La quarta stagione de Il trono di spade si è appena conclusa in America con la messa in onda di “The Children”, episodio diretto da Alex Graves (uno dei registi più prolifici della serie) e scritto dagli showrunner D.B. Weiss e David Benioff. Una puntata che non risparmia niente: colpi di scena, colpi bassi, tragedia, vendetta.



Arrivata al quarantesimo episodio, la saga televisiva nata dai romanzi di George R. R. Martin non ha rivali in ambito televisivo, sia in quanto ascolti (ha già battuto i record de I Soprano diventando la serie HBO più vista in assoluto) che in termini di genere. Per quanto esistano altre serie fantasy, nessuna raggiunge le stesse vette di messa in scena, scrittura e recitazione. Prima di tutto, perché Il trono di spade prende molto seriamente le proprie vicende e i personaggi: non tenta un approccio ironico a una storia molto cupa e credibile, anche quando entrano in scena draghi e magie varie. Che sono poche, in realtà: Il trono di spade è quasi una serie storica ambientata in un mondo parallelo. Una serie che mette in risalto su tutto i personaggi e le loro relazioni, tanto che c'è chi la considera una telenovela in costume. Benioff, Weiss e Martin investono talmente tanto sui personaggi, che quando accadono cose come quelle che si vedono in questo finale di stagione, l'impegno paga. La prova di questo successo sta in una scena del finale, in cui due personaggi molto noti e amati si scontrano in duello: da spettatore, è impossibile tifare per uno o l'altro, non si vorrebbe vedere nessuno dei due soccombere sotto i colpi dell'avversario.

“The Children” è un episodio molto riuscito e ci consola del finale della terza stagione, una puntata debole, messa lì solo per tirare le fila e aprire la strada alla quarta serie. Stavolta, per fortuna, questo finale riesce a prendere due piccioni con una fava: funziona, cioè, sia da apripista per la quinta stagione che da episodio a sé stante. C'è un dispendio di mezzi e risorse mica da ridere, come si diceva in apertura. Dopo un episodio 9 costosissimo e stracolmo di effetti speciali di fattura quasi cinematografica, stupisce vedere che ancora qualche soldo la rete è riuscita a raccattarlo.



Chiariamoci, però: "The Children" è principalmente un episodio incentrato sui protagonisti e intende portare alle estreme conseguenze alcuni dei rapporti più tesi ed emotivamente carichi della serie. E ci riesce, con un paio di svolte inaspettate (per chi non legge i romanzi) e almeno un addio che lascia l'amaro in bocca, ma allo stesso tempo apre la strada a una scena di rara potenza espressiva. Tyrion, Tywin, Cersei, Jon Snow, Arya, Sandor Clegane e Brienne fanno la parte del leone. Ciascuno si ritaglia il proprio posto al sole in scene incredibilmente intime e a tratti liriche. Persino Bran Stark è protagonista, finalmente, di una scena interessante, che getta luce maggiore sul suo destino e si ricollega all'antico passato di Westeros.

C'è sofferenza, c'è rivincita, c'è morte. C'è un rimescolamento delle carte che dovrebbe assicurare nuovi scenari e legami nell'attesissima quinta stagione. C'è, insomma, tutto quello che si può desiderare da un finale di stagione. Ora non resta che ammazzare il tempo fino al 2015.