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Tutto può cambiare - La nostra recensione

Keira Knightley e Mark Ruffalo in un film musicale edificante ma poco incisivo

Tutto può cambiare

08.10.2014 - Autore: Adriano Ercolani, da New York
Dopo che nel 2006 Once si era rivelato un meritato caso cinematografico, con tanto di premio Oscar per la miglior canzone originale, il regista John Carney con Tutto può cambiare ripropone molte delle caratteristiche che avevano fatto la fortuna del precedente. Prima di tutto la musica: la trama è infatti incentrata su un produttore discografico in crisi esistenziale che vede in una giovane e sconosciuta cantante l’ultima possibilità di rinascita, professionale ma soprattutto umana.



Le note gentili delle canzoni e la voce piuttosto intonata di Keira Knightley – oltre a quella del cantante dei Maroon Five Adam Levine, che nel film interpreta il fidanzato della protagonista – accompagnano una storia delicata e perfettamente ambientata in una New York come sempre affascinante. La sceneggiatura dipana con solidità una trama ampiamente conosciuta ma comunque funzionale. La Knightley dopo alcune prestazioni piuttosto scentrate evita di andare troppo sopra le righe e riempie il personaggio di Greta con una certa duttilità. Lo stesso fa Mark Ruffalo, senz’altro più ispirato e dotato di carisma rispetto alla sua co-protagonista, con la quale però sviluppa un discreto feeling in scena, pur non scadendo mai nell’eccessivamente melenso. A completare il cast principale la presenza sempre importante di Catherine Keener e quella di Hailee Steinfeld, che dopo il grande successo ottenuto con Il Grinta dei fratelli Coen, con tanto di nomination all’Oscar come attrice non protagonista, si conferma una sicura presenza scenica.



Can a Song Save Your Life? è il prodotto edificante e ben confezionato che ci si aspetta di vedere da questo tipo di film. Carney è preciso nella messa in scena, buon direttore d’attori e capace di sfruttare con una certa originalità i setting a disposizione. Quello che manca è in un certo qual modo il senso della sorpresa, lo spunto capace di garantire al lungometraggio una reale freschezza. Non che il risultato sia stantio o peggio ancora retorico, ma manca quel guizzo che da semplice buon film lo avrebbe fatto diventare qualcosa degno di essere ricordato a lungo, come appunto era Once.

In uscita il 16 ottobre, Tutto può cambiare è distribuito in Italia da Lucky Red.