NOTIZIE

Un uomo chiamato Marlon Brando

Tutto e il contrario di tutto. Autolesionista e autodistruttivo o figura tragica? Morto a ottant'anni nella sua villa di L.A. l'attore che ha segnato la storia del cinema mette ancora in imbarazzo: chi è stato Marlon Brando?

marlon brando

12.04.2007 - Autore: Matteo Nucci
È stato l’attore del secolo, quello della storia del cinema, quello che ha stabilito un ‘prima e un dopo di lui’, ma sosteneva di odiarlo, il cinema, e diceva che recitare è la parte idiota della vita e che l’attore è solo una merce.   È stato la bellezza pura, la bellezza vera, la bellezza amata da uomini e donne indistintamente, ma ha voluto che l’età la nascondesse, ha voluto che il grasso la sotterrasse divorando polli interi sul set, assieme a cheescake, chili di gelato per poi ricominciare, seminascosto, con decine di salsicciotti accompagnati da crauti e senape nei fast food dei dintorni.   È stato l’attore dei miliardi, quello che per pochi minuti di presenza sul set riusciva a farsi pagare cifre inimmaginabili, ma ha dilapidato le sue ricchezze tra isole, avvocati, donne da mantenere, figli da crescere, finendo sotterrato dai debiti, costretto a chiedere indietro soldi che non sarebbero mai tornati eppoi obbligato a rivendicarsi indigente pur di evitare il pignoramento dei beni   È stato l’amante indiscusso, quello dell’ “amore nero”, quello che le donne desideravano per sentirsi definitivamente sottomesse, ma ha dovuto piangere davanti ai giudici pur di salvare dalla sedia elettrica un figlio che aveva ucciso l’amante di sua sorella, un’altra sua figlia, poi suicida.   È stato la leggenda di “Un tram che si chiama desiderio” e “Fronte del porto”, eppoi il mito di “Il padrino” e “Ultimo tango a Parigi”, ma ha voluto essere anche un improbabile Napoleone come un altrettanto improbabile giapponese, come la copia di se stesso delle decine di film in cui comparve nelle vesti di una scadente apparizione.   È stato il puritano sfacciato, il padre di undici figli riconosciuti (“ma ne avrò forse quindici, sì, più o meno”), l’uomo di sei amanti suicide, quello che non ha ritirato l’Oscar pur di far parlare i Native Americans, quello che si è rifiutato di consegnare l’Oscar alla carriera al suo scopritore, Elia Kazan, traditore sotto il maccartismo, quello che si è ribellato a tutto e a tutti, fino alla fine.   Morto a ottant’anni, nella sua villa di Los Angeles, lontano dall’adorata isola polinesiana di sua proprietà Tetiaroa, Marlon Brando mette ancora in imbarazzo. ‘Coccodrilli’* adeguatamente preparati e commenti dell’ultima ora si sprecano una volta in più per definire una figura indefinibile. Un uomo sofferente, ansioso, selvaggio, maniacale, introverso, spudorato, egotico, narcisista, paradossale, onesto e istrionico, autentico e mentitore per necessità, un uomo che ha cercato di esserlo fino in fondo e per il quale oggi sembrano adeguarsi con minima approssimazione solo le perifrasi ‘figura tragica’ o ‘paradigma della contradddizione’.   Ma chi è stato Marlon Brando?         *‘Necrologi’ approntati dai giornali quando la morte è imminente
FILM E PERSONE