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Stasera in TV, 4 marzo: Madagascar, l’animazione Dreamworks sfida il colosso Pixar

Una delle poche pellicole a mettere in seria difficoltà il primato della casa di animazione americana

Madagascar

Madagascar

04.03.2017 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Per farci dimenticare la bellezza delle storie Pixar c’è stato bisogno che un gruppo di animali fuggisse dallo zoo di New York a Central Park e ci regalasse così il plot principale del Madagascar di casa Dreamworks. Questo è in sintesi il cuore della pellicola diretta da Eric Darnell e Tom McGrath che nel 2005 fece registrare un ottimo successo di pubblico guadagnandosi così la possibilità di un sequel nel 2008 con gli stessi registi del primo capitolo e un terzo appuntamento al cinema con Madagascar 3

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Merito delle avventure di Alex, un leone, Marty, una zebra maschio, Gloria, un ippopotamo femmina e Melman una giraffa maschio, che un giorno decidono di scappare dal confortevole quanto soffocante zoo dove sono cresciuti per andare a scoprire com’è fatta la natura vera del mondo esterno. E l’avventura si trasformerà in un viaggio dove gli animali dovranno veramente imparare a fronteggiare la forza della natura selvaggia e sconosciuta nel lontano Madagascar

 
Il film. La pellicola si poggia sulle belle e riuscite caratterizzazioni dei personaggi protagonisti che non fanno così rimpiangere i ritratti psicologici approfonditi di casa Pixar. Madagascar ha poi il pregio di avere una sceneggiatura leggera ma infinitamente divertente la cui ossatura si poggia proprio sul pensiero idealizzato che gli animali hanno del mondo esterno e sul contrasto con la cruda realtà dei fatti. 
 
Dietro le quinte. È curioso sapere che nonostante i riferimenti geografici ben precisi del film, lo zoo di Central Park a New York, nessuno degli animali di Madagascar è nella realtà veramente ospite della struttura. Fatta eccezione per i pinguini. 
 
Perché vederlo. Per godere di un film di animazione divertente da guardare in famiglia che intrattiene anche perché in esso sono presenti numerosi richiami alla realtà e ai luoghi culto della città di New York. 
 
La scena da antologia. Quando Alex cerca di costruire una finta Statua della Libertà da accendere pur di segnalare la propria presenza a un’ipotetica barca di passaggio per l’isola tropicale. 
 
Dove e quando. Sabato 4 marzo alle ore 21:10 su Italia 1.
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