NOTIZIE

Stasera in TV, 31 agosto: Sesso, sangue e thriller nel Dario Argento di Non ho sonno

L'apprezzato ritorno al giallo più classico e amato di uno dei Maestri del Brivido italiano

31.08.2016 - Autore: La redazione
Da sempre Dario Argento emoziona e scatena reazioni forti, anche se di segno diversissimo. Ma certo ritrovarlo alle prese con il suo amato Giallo, è una occasione da non perdere soprattutto dopo prove ben più 'originali' e cruente. Non che in Non ho sonno del 2001 il sangue non manchi, ma la storia è sicuramente più interessante di altre, e il thriller reso credibile da un cast nel quale spiccano Stefano Dionisi, Chiara Caselli e il grande Max Von Sydow.

Il film. In seguito all'uccisione di due giovani donne da parte di un misterioso assassino viene incaricato delle indagini il commissario Manni. La pista porta a un nano, uno scrittore di gialli che 16 anni prima era stato sospettato di alcuni analoghi omicidi. Ma il nano è ormai morto da tempo. L'unica persona che può chiarire questo legame tra i nuovi omicidi e quelli passati è il commissario Moretti. Ma la sua memoria non è più perfetta, è appanata dalla vecchiaia, ma...



Dietro le quinte. La filastrocca contenuta nel libro 'La fattoria della morte' che il Commissario Moretti e Giacomo seguono per risolvere l'enigma è in realtà opera di Asia Argento, nota figlia del regista. Interessante notare che per la prima volta le mani guantate di pelle del colpevole non sono quelle di Argento stesso, le cui mani stavolta risultavano troppo piccole di quelle dell'assassino. Un dettaglio che il pubblico statunitense ha rischiato di perdersi, come molti altri, visto che la versione montata per il mercato casalingo di Oltreoceano venne pesantemente censurata e molte delle sequenze di omicidio 'pulite', compresa quella della decapitazione. Per il resto, molti i riferimenti al vecchio cult Profondo Rosso (dalla presenza di Gabriele Lavia alla sua battuta "è tutta colpa tua", ripetuta esattamente come allora,  dalla location del Teatro Carignano alla presenza inquietante di un manichino).

Perché vederlo. Molto criticato per una estetica ormai 'vintage', ma molto amata dai cultori dell'Epoca d'Oro del nostro Giallo-Horror, Non ho sonno di Dario Argento ci restituisce un regista capace di colpire tanto con le immagini quanto con l'intreccio. Cui si aggiunge, in questo caso più che in altri, un sadico piacere nell'addentrarsi nel subconscio degli interpreti e un gioco autoreferenzial con i suoi fan, sicuramente allettati dal carico di suspance assicurato dal film.



La scena da antologia. Nella catena di omicidi e di momenti di indagine, ogni anello potrebbe essere fondamentale nella costruzione del film, non fosse altro che per soddisfare la 'sete di sangue' del pubblico più esigente. Abbastanza emblematica di quanto continueremo a vedere sullo schermo è probabilmente la scena in treno nella quale vediamo Angela esaminare la busta di plastica blu trovata nella camera dell'assassino. Intuire il collegamento tra quanto letto e ascoltato e ritrovarsi perseguitata dal maniaco omicida è un tutt'uno. E una gioia per il pubblico che può quindi godersi la più classica delle sexy vittime in un inseguimento raccontato non senza virtuosismi registici lungo i corridoi del treno, fino alla stazione di Garbio (in realtà la stazione Dora di Torino).

Dove e quando. Alle 21:00 su Iris, canale 22 del digitale terrestre e 11 della piattaforma satellitare TivùSat.