Parlare di Shakespeare per questo giocattolino confezionato dal trio Adriano Celentano, Castellano e Pipolo è forse troppo, ma per titolo e riferimenti non è scorretto… In ogni caso, bene sarà godere di questo Il bisbetico domato del 1980 tenendo ben presenti epoca e personaggi (Celentano e Ornella Muti, particolarmente in sintonia).
Il film. Elia, ricco agricoltore della provincia lombarda, è campione di solitudine e misoginia. Vive della sua vigna e delle sue poche relazioni, in primis con la governante nera, Mami, l'unica a metterlo in riga e a tentare di farlo convolare a nozze presentandole ragazze da impalmare. Ma una sera, complice la pioggia e un inconveniente meccanico, bussa alla sua porta una affascinante e caparbia giovane milanese, insieme respinta e affascinata dalla bizzarra personalità del burbero dal cuore d'oro.
Dietro le quinte. Nella celebre - e citatissima (anche qui) - scena del trattore, per poter trascinare fuori dalla stanza il letto della 'convalescente' Ornella si dovette cercare di semplificare le operazioni, nello specifico dipingendo un falso tappeto sul pavimento. Pur non essendo stato restaurato per l'occasione il film resta secondo molte fonti la prima commedia all'italiana a venir presentato in alta definizione nella sua versione Blu-ray (edizione tedesca).
Perché vederlo. Certo, la scelta potrebbe essere fortemente influenzata dall'attaccamento sentimentale di molti di noi a titoli divenuti 'vintage' come questo, ma va detto che il marchio della 'fabbrica' Castellano e Pipolo è evidente, e niente affatto disdegnabile. Tra Mani di velluto e l'indimenticato Asso, i due rinsaldano la collaborazione con Adriano Celentano in quella che si presenta come una - molto libera - rivisitazione della bisbetica domata di William Shakespeare. Simpatico e senza pretese, ennesima vetrina costruita ad hoc per le inteperanze e lo humor tutto particolare del celebre molleggiato, Il bisbetico domato resta una chicca (not) only for fan e una commedia di genere anni '80, con i suoi pregi e i suoi difetti.
La scena da antologia. La pigiatura dell'uva come sfida all'invasione di una tecnologia disumanizzante e il ratto della Muti con il trattore sono sicuramente momenti rimasti iconici nella commedia italiana moderna di questo tipo, ma forse le sequenze più divertenti e 'tipiche' sono quelle relative al confronto-scontro del protagonista Elia con le pretendenti al ruolo di sua compagna che la macchietta 'Mami' continua a presentargli: dalla pianista parvenu (accolta con il "non voglio estranee in casa, tantomeno ragazze" che ricorda tanto la celebre frase di Alberto Sordi sul matrimonio) alla stessa Ornella Muti, forzosamente insediatasi in casa sua.
Dove e quando. Alle 21:15 su Rete 4, canale 4 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.
Il film. Elia, ricco agricoltore della provincia lombarda, è campione di solitudine e misoginia. Vive della sua vigna e delle sue poche relazioni, in primis con la governante nera, Mami, l'unica a metterlo in riga e a tentare di farlo convolare a nozze presentandole ragazze da impalmare. Ma una sera, complice la pioggia e un inconveniente meccanico, bussa alla sua porta una affascinante e caparbia giovane milanese, insieme respinta e affascinata dalla bizzarra personalità del burbero dal cuore d'oro.
Dietro le quinte. Nella celebre - e citatissima (anche qui) - scena del trattore, per poter trascinare fuori dalla stanza il letto della 'convalescente' Ornella si dovette cercare di semplificare le operazioni, nello specifico dipingendo un falso tappeto sul pavimento. Pur non essendo stato restaurato per l'occasione il film resta secondo molte fonti la prima commedia all'italiana a venir presentato in alta definizione nella sua versione Blu-ray (edizione tedesca).
Perché vederlo. Certo, la scelta potrebbe essere fortemente influenzata dall'attaccamento sentimentale di molti di noi a titoli divenuti 'vintage' come questo, ma va detto che il marchio della 'fabbrica' Castellano e Pipolo è evidente, e niente affatto disdegnabile. Tra Mani di velluto e l'indimenticato Asso, i due rinsaldano la collaborazione con Adriano Celentano in quella che si presenta come una - molto libera - rivisitazione della bisbetica domata di William Shakespeare. Simpatico e senza pretese, ennesima vetrina costruita ad hoc per le inteperanze e lo humor tutto particolare del celebre molleggiato, Il bisbetico domato resta una chicca (not) only for fan e una commedia di genere anni '80, con i suoi pregi e i suoi difetti.
La scena da antologia. La pigiatura dell'uva come sfida all'invasione di una tecnologia disumanizzante e il ratto della Muti con il trattore sono sicuramente momenti rimasti iconici nella commedia italiana moderna di questo tipo, ma forse le sequenze più divertenti e 'tipiche' sono quelle relative al confronto-scontro del protagonista Elia con le pretendenti al ruolo di sua compagna che la macchietta 'Mami' continua a presentargli: dalla pianista parvenu (accolta con il "non voglio estranee in casa, tantomeno ragazze" che ricorda tanto la celebre frase di Alberto Sordi sul matrimonio) alla stessa Ornella Muti, forzosamente insediatasi in casa sua.
Dove e quando. Alle 21:15 su Rete 4, canale 4 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.
