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Nuovi dettagli su Star Trek Discovery: “Sarà ambientato dieci anni prima di Kirk”

Bryan Fuller ha svelato nuovi dettagli sui personaggi, la storia e la timeline della nuova serie di Star Trek che vedremo a gennaio su Netflix

Star Trek Discovery

11.08.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Bryan Fuller, autore delle serie Pushing Daisies e Hannibal, ha rivelato nuovi dettagli sulla serie Star Trek: Discovery durante una conferenza stampa all'evento di presentazione della nuova programmazione organizzato dalla Television Critics Association.

QUI IL TEASER TRAILER DI STAR TREK DISCOVERY.

La nuova serie, che debutterà a gennaio 2017 e che Fuller (uno che si è fatto le ossa scrivendo episodi di Star Trek: Voyager e Deep Space Nine) ha creato insieme ad Alex Kurtzman (sceneggiatore dei due Star Trek di J.J. Abrams), continuerà per molti versi la tradizione stabilita da Gene Roddenberry, tentando però strade nuove. Narrativamente, perché è confermato che la prima stagione sarà composta da tredici episodi che racconteranno un unico arco narrativo, anziché storie separate, e visivamente, perché, andando in onda sulla piattaforma streaming CBS All Access (e su Netflix nel resto del mondo) “non saremo soggetti alle regole della TV pubblica. Hannibal lo era, e ce la siamo cavata lo stesso. Ci saranno dei contenuti un po' più grafici” rispetto allo standard di Star Trek.

Il dettaglio più interessante è che, per una volta, non sarà il capitano il protagonista, ma un tenente comandante. Una donna, specificamente, e molto probabilmente di etnia non caucasica. Ci saranno anche robot e molti più alieni del solito: “Credo che avremo più alieni di quello che si è visto generalmente nelle serie [di Star Trek]. Volevamo dipingere un quadro della Flotta Stellare in cui includere nuovi alieni e re-immaginare razze aliene esistenti”. La serie sarà inoltre ambientata “dieci anni prima di Kirk, e farà da ponte tra Enterprise e la serie originale. Siamo più vicini alla missione di Kirk e giocheremo con quella iconografia”. “C'è un incidente famoso nella storia di Star Trek, di cui si è parlato ma che non è mai stato raccontato in dettaglio”, ha aggiunto Fuller, scatenando la curiosità dei fan.

Fuller, gay dichiarato, ha detto che ci sarà “assolutamente un personaggio gay” e che a volerlo di più è stato Kurtzman, “l'etero della squadra”. Questo è un aggiornamento della visione di Roddenberry, che negli anni Sessanta aveva incluso un russo e una donna di colore nell'equipaggio originale. La diversità sarà importante anche stavolta: “Continueremo quella tradizione. La cosa più importante è scegliere il giusto attore e capire cosa possiamo dire della diversità in ogni ruolo”. Altro dettaglio interessante: Fuller ama il personaggio di Amanda Grayson, la madre di Spock interpretata da Winona Ryder nel primo film di J.J. Abrams. E, siccome Discovery si ambienta circa in quell'epoca, non è escluso che la Grayson, o qualche altro personaggio storico, appaia nella seconda stagione della nuova serie. Infine, Fuller ha rivelato che il look della Discovery è ispirato ad alcune illustrazioni realizzate da Ralph McQuarrie, famoso illustratore che lavorò anche a Star Wars, per un film di Star Trek abbandonato, Planet of the Titans.

Star Trek: Discovery entrerà in lavorazione a Toronto a settembre. Tra gli sceneggiatori c'è anche Nicholas Meyer, regista di Star Trek II: L'ira di Khan. David Semel, veterano regista TV che ha lavorato anche a Homeland, The Strain e Hannibal, dirigerà l'episodio pilota. La serie debutterà anche in Italia su Netflix a gennaio 2017.