NOTIZIE

House of Cards: la quinta stagione ha saltato lo squalo?

Un punto finale sulla quinta stagione di House of Cards e su cosa ci aspetta nella sesta dopo questo drammatico finale

House of Cards

22.06.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
AVVERTENZA: SPOILER DA TUTTA LA STAGIONE 5 DI HOUSE OF CARDS, FINALE COMPRESO!
 
La prossima stagione di House of Cards farà meglio a essere l'ultima. Questo non vuole essere un giudizio sulla qualità della quinta stagione, per la verità piuttosto buona, quanto la constatazione che ormai il numero di storie da raccontare nel mondo di Frank e Claire Underwood è limitato. E che, se i dirigenti di Netflix dovessero decidere di allungare ulteriormente il brodo per assecondare il successo della serie, allora sì che ci troveremmo di fronte a un calo di qualità.

 
Perché quanto accade al termine della quinta stagione di House of Cards è sicuramente stiracchiato e implausibile (per quanto divertente), ma è anche abbastanza conclusivo. Frank Underwood non è più presidente, Claire lo è. Frank aveva progettato tutto sin dal raduno di Elysian Fields, dove aveva capito, a suo dire, che il vero potere non è dentro la Casa Bianca, ma sta nei luoghi che possono controllare dall'esterno la Casa Bianca.
 
In sostanza, gli autori – Beau Willimon, il creatore, se ne è andato, e ora la serie è in mano a Melissa James Gibson e Frank Pugliese – hanno deciso di privarci dell'immagine che tutti ci eravamo costruiti nella nostra mente: quella di Frank presidente in manette. Magari in manette ci finirà davvero, ma non da presidente. E il fatto che si sia preso la responsabilità di aver truccato le elezioni toglie un po' del gusto di vedere Tom Hammerschmidt scoprire la verità. Certo, ci sono sempre gli omicidi di Zoe Barnes e Peter Russo, mentre Doug Stamper deve rispondere di quello di Rachel Posner. Ma ora Frank è pubblicamente percepito come una figura corrotta e la frittata è fatta.

 
A proposito di Doug: lo aveva detto proprio a metà della stagione di essere disposto a tutto pur di salvare il presidente. E ha messo in pratica questo proposito accettando l'inaccettabile: dichiararsi colpevole dell'omicidio di Zoe Barnes per coprire Frank. Naturalmente il patto prevedere il perdono ufficiale di Claire, ma comunque passare per un omicida non è una cosa leggera.
 
E Claire? Claire ora non è più solo una complice. Non lo era da un pezzo, a dire il vero, ma aver ucciso Tom Yates la mette esattamente sullo stesso piano di suo marito. Un marito con cui sembrava essersi del tutto riconciliata in nome del potere, ma ora sul suo volto si legge più di un dubbio. Frank è stato costretto ad allontanarsi dalla Casa Bianca in attesa di un perdono presidenziale promesso, ma finora non pervenuto.

 
Il castello di carte sta finalmente per crollare. E questo nonostante Frank abbia manipolato di persona Tom Hammerschmidt, fornendogli informazioni sui suoi stessi crimini, ma incolpando Doug del peggiore. Eppure Hammerschmidt è un osso duro, e Frank potrebbe aver fatto il passo più lungo della gamba, sicuro della sua intoccabilità.
 
Nell'ultima immagine della stagione, Claire si rivolge di persona al pubblico e minaccia: “Ora è il mio turno”. Sarà interessante vederla nel ruolo di presidente non più solo ad interim. Ma ciò non toglie che House of Cards abbia fatto un piccolo salto dello squalo alla fine di questa stagione. La prossima stagione di House of Cards farà meglio a essere l'ultima.

House of Cards va in onda ogni mercoledì su Sky Atlantic al ritmo di due episodi a settimana.