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Claudio Bisio: arrivederci Zelig

Con una lunga lettera piena di ricordi, Claudio Bisio saluta Zelig. Paola Cortellesi lo segue. Commentano anche Gino e Michele.

Claudio Bisio e Paola Cortellesi

06.06.2012 - Autore: Ludovica Sanfelice
Zelig dovrà ricominciare dal palco. I conduttori salutano, fanno un inchino e se ne vanno. A cominciare da Claudio Bisio, che con una lunga lettera piena di ricordi e gratitudine si congeda dal pubblico e dai compagni di questo lungo viaggio che ha superato i dodici anni e le 100 puntate e ha trasformato lo spazio della comicità in tv.

"La prima volta fu il 5 Maggio 1997, allora si chiamava Facciamo Cabaret, e andava in onda in seconda serata su Italia 1. Era il progenitore di Zelig. Sono appena trascorsi quindici anni da allora. (...) Faccio l’attore da circa trent’anni, quindi Zelig è, in termini numerici, metà della mia vita professionale, in termini artistici è molto di più. Con Zelig ho imparato un mestiere nuovo e insieme a Gino Michele e Giancarlo forse lo abbiamo addirittura inventato".

E' insomma tempo per Bisio di respirare aria fresca, è tempo di nuove occasioni: "sento il bisogno di prendere una pausa, ricaricare le pile, studiare, sperimentare (fossi un docente invocherei il diritto all’anno sabbatico). Avrei voglia di potermi concentrare un po' più sul cinema. Mi manca il teatro, il luogo in cui sono (artisticamente) nato e che negli ultimi anni ho potuto frequentare poco. Vorrei tornare a fare il comico, come ho fatto per anni in un locale milanese chiamato Zelig da cui è nato tutto, anche la voglia di portare il cabaret in televisione".
Niente di definitivo però. "Una pausa, un arrivederci, non certo un addio".

Lo sguardo si rivolge quindi a Paola Cortellesi, in cerca di un gesto rassicurante e invece un altro comunicato, molto più asciutto del primo, recita a suo nome: "Negli ultimi due anni ho lavorato con un gruppo che in poco tempo ho cominciato a considerare un po’ la mia famiglia.(e infatti si fa fatica a separarsene). Ma nel nostro mestiere il cambiamento è linfa vitale e al termine di un viaggio lungo 27 puntate (e circa 90 spettacoli) è naturale dedicarsi a nuove esperienze. Tra tutte quelle fatte finora però,quella con Zelig è stata per me una delle più emozionanti".

Il palco insomma si svuota, le luci si spengono in attesa che il circo di Zelig trovi una nuova guida. In un terzo comunicato la voce di Gino e Michele rasserena però il clima e gli umori e lascia intendere che lo spettacolo andrà avanti: "La televisione sta cambiando e per Zelig  è arrivato il tempo delle piccole grandi rivoluzioni. Non è la prima volta che lo facciamo, anche perché siamo avvezzi a non compiacerci mai troppo dei risultati e siamo coscienti che solo anticipando i tempi sia possibile prolungare negli anni la credibilità e il successo di un  progetto artistico.
Claudio è una persona speciale, ma ci fermiamo qui, altrimenti ci verrebbe da dire che è insostituibile e ciò non sarebbe né un buon servizio per lui, né per Zelig, che invece andrà avanti, partendo proprio da quanto lui ci ha trasmesso. E non vogliamo neppure ringraziarlo troppo: lui è ancora parte integrante di Zelig, del suo progetto, della sua storia. E del suo futuro.
Anche Paola è entrata a far parte della storia di Zelig, e lei lo sa bene. Ci resta il piacere di averla coinvolta in un progetto che pareva così lontano dai suoi percorsi e che invece ci ha resi da subito complici e amici.
Zelig quindi cambia per crescere. Vedremo insieme, in un futuro molto prossimo, come…
".