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Wanted: parla il regista!

Abbiamo intervistato Timur Bekmambetov, regista di questo action sparatutto,tratto dal graphic novel di Mark Millar ed interpretato da Angelina Jolie e da uno straordinario James McAvoy. Nei cinema dal 2 luglio.

Wanted

24.06.2008 - Autore: Pierpaolo Festa
Roma – Il giovane Wesley Gibson è un perfetto signor nessuno che passa le sue giornate a sgobbare sulla sedia davanti al Pc, mentre i suoi capi si divertono ad umiliarlo. Nel frattempo nel suo appartamento, la sua ragazza continua a cornificarlo. Tutto cambia quando nella sua vita irrompe Fox, bellissima e maestra nell'uso delle armi da fuoco. La donna gli rivelerà che lui è il figlio di uno dei più grandi assassini del pianeta e lo introdurrà nella Confraternita, un gruppo di killer professionisti specializzati nel togliere di mezzo i cattivi nel nome del destino…  

Questa è la premessa di “Wanted – Scegli il tuo destino”, pellicola ad alto tasso di violenza interpretata da una sempre ottima Angelina Jolie e da uno straordinario James McAvoy, una vera rivelazione nel ruolo di uno sfigato che si trasforma velocemente in un bad boy dalla mira infallibile. Abbiamo incontrato nella capitale il regista kazakho Timur Bekmambetov, autore dei due film della serie "I guardiani della notte". Ci ha parlato del lavoro svolto con gli attori e di ciò che differenzia questo suo coraggioso film dai tanti altri blockbuster americani tratti dai fumetti.

Signor Bekmambetov ci parli di come avete addestrato James McAvoy ad usare tutte quelle armi. Come mai avete scelto proprio lui?
Ho scelto Jim perché è proprio come voi! Tutti possono identificarsi con lui. Non è tanto felice e ha tante abilità da sviluppare e attende solo un momento per avere una chance. La realtà è questa: noi non sappiamo quello che siamo capaci di fare se ci inseguono con una pistola. Non ne abbiamo alcuna idea. Potremmo fare cose che mai sogneremmo di raggiungere, per esempio saltare sopra un muro molto facilmente. Avevamo uno special trainer in Inghilterra, un tipo delle forze speciali. Lo hanno addestrato a dovere: sembrava davvero un professionista con le armi.

E per quanto riguarda Angelina Jolie: come l’avete trasformata dalla mamma che vediamo su tutti i tabloid in una spietata assassina?
Angelina è così artistica ed autoironica. Come donna è una che crede nelle cose che fa e non ama i compromessi. Sa di avere la responsabilità della sua fama. È stata molto creativa. Ha portato tantissime nuove idee al film. La prima volta sono andato a cena con lei: è stata una serata piacevolissima e abbiamo parlato a lungo del ruolo. Lei mi ha dato molti suggerimenti, per esempio: non voleva uccidere nemmeno un innocente nel film. Alla fine siamo arrivati ad una conclusione che era molto più interessante dell' idea originale. Credo che Angelina conoscesse il suo personaggio meglio di quanto lo conoscessi io!

Nella preparare il film, ha rivisto blockbuster americani tratti da fumetti? Cosa ne pensa di questi film?
Non sono pazzo di quei film. Penso che siano noiosi. Mi piace molto il primo “Matrix” ed alcuni personaggi di “Spider-Man”. Il nostro personaggio somiglia molto a Peter Parker, anche se qui non è un ragazzino, è un adulto. E vi ricordo anche che il film è vietato ai minori! “Wanted” è un film davvero diverso. Se dovessi descriverlo con una parola direi: “Coraggioso”. Sono comunque certo che il nostro protagonista ha visto quei film e che quei personaggi fanno parte dei suoi sogni. Lo so perché quando faccio i film, io non sono più me stesso, ma divento il mio protagonista. E so che "Matrix" ha un look universale.

Come è andata dunque questa esperienza hollywoodiana?
Benissimo direi, perché mi hanno assolutamente sostenuto. E' stata ovviamente un'esperienza molto diversa per me rispetto ai miei lavori russi. Ma il legame con il mio Paese, in questo film, è fortissimo. Quasi tutti gli effetti speciali sono stati realizzati in Russia, e molti altri addetti ai lavori sono russi, a cominciare da mia moglie che ha scelto tutti i costumi del film. Dall’altra parte ho avuto la possibilità di lavorare con i veri professionisti americani: gente come Danny Elfman che ha curato le musiche, David Brenner che ha montato il film e tutti i produttori. Un’ottima squadra.
 
Come si pone riguardo al messaggio del film?
Noi non cerchiamo di stimolare la gente ad usare le armi. Ma diciamo che bisogna tenere gli occhi aperti ed essere consapevoli di quello che si fa. Se si segue esattamente quello che gli altri dicono, potremmo anche scoprire che è una bugia. Raccontiamo il tutto con un gran senso di humour e tanta ironia. Badate bene, si tratta di un action per adulti. I giovani under 16 non potrebbero capire il messaggio del film, perché non possono sapere come ci si può sentire frustrati nella vita da impiegato. Attenzione, quello che dico non è che è un male essere un impiegato. Dico che se se non si ha il talento di fare certe cose allora non fatele.


L’appuntamento con la killer professionista Angelina Jolie, la sua recluta James McAvoy, il loro capo Morgan Freeman e tante, tante armi è fissato nelle sale italiane a partire dal 2 luglio.