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Vanessa Paradis, Lone Ranger e il ritiro: parla Johnny Depp

L’attore cinquantenne racconta la sua sulla fine del rapporto con la compagna di 14 anni e madre dei suoi due figli, e su di sé…

johnny depp interview

19.06.2013 - Autore: Mattia Pasquini
A lungo sono stati la Coppia d’Oro dello Show Biz poi, circa un anno fa, la rottura. Oggi – in una lunga intervista sulla rivista Rolling Stone – Johnny Depp torna sulla separazione da Vanessa Paradis.
Gli ultimi anni insieme sono stati un po’ turbolenti; a volte sicuramente spiacevoli, ma è così che sono le rotture, soprattutto quando ci sono di mezzo dei bambini”, ha rivelato l’attore, non nuovo a clamorose ‘fine storia’, ma che a differenza delle relazioni precedenti con Kate Moss e Winona Ryder è sembrato compiaciuto per la maggior maturità mostrata in questa occasione: “Non mi sono affidato al bere per rendere le cose più semplici o ammortizzare il colpo” – ha continuato – “sarebbe stato fatale; ma ho sentito che era mio dovere restare lucido in tutto questo. Avevo qualcosa di veramente serio su cui concentrarmi, assicurarmi che i miei figli stessero bene”.

Lily-Rose, 14 anni, e Jack, 11, “sono stati incredibilmente comprensivi e forti”, dice Depp, “e non è stato facile per nessuno, per Vanessa, per me…”. Come non è stato facile portare avanti una relazione del genere. “Le relazioni sono sempre difficili – confessa – specialmente nell’ambiente in cui sono, perché sei sempre via, o sono via loro. E quando finisce questo non cambia il fatto che tu pensi a quella persona e lei è la madre dei tuoi figli e vi conoscerete per sempre e sarete sempre l’uno nella vita dell’altro a causa dei figli…”

Certo, nell’intervista si glissa sulla relazione con la più giovane Amber Heard, incontrata durante le riprese di The Rum Diary, ma in fondo sembrava più importante rispondere alle dichiarazioni rilasciate all’epoca, a caldo, dalla sua ex, che all’edizione tedesca di Grazia raccontava: “Una relazione significa qualcosa di diverso per ciascuno e l’amore non può essere ingabbiato. Amore significa libertà e in libertà tutto è permesso. Anche noi cambiamo in continuazione: una volta combattiamo per il nostro amore, una volta vogliamo liberarcene. A volte siamo felici senza amore, a volte no. L’amore non necessariamente rimane sempre lo stesso…”.

Tutto bene quel che finisce bene, quindi, verrebbe da dire… Sperando di non dover riferire la frase anche alla carriera del bel Johnny che – fresco cinquantenne – ha ammesso di pensare al ritiro “ogni giorno”, ma di non aver ancora deciso nulla. Certo, non può “dire che farò questo lavoro per altri dieci anni”, ma finché avrà la “possibilità, il desiderio e la creativita” per farlo…
Come nel prossimo The Lone Ranger, nel quale interpreta l’indiano Tonto. Una figura che non voleva fosse buffa – e che vedremo a breve sui nostri schermi – e che trova niente affatto attraente: “prima di tutto non andrei mai con qualcuno con un uccello morto sulla testa, e poi ha sempre quella pittura sul viso che mi spaventa”.

Ma nell’intervista non mancano le curiosità divertenti e qualche aneddoto che continuerà a rimbalzare a lungo negli articoli e in rete, come il fatto che Depp sia “fondamentalmente cieco come un pipistrello” dall’occhio sinistro (difetto emerso alla nascita e cresciuto, fino a costringerlo – quando possibile – a recitare con gli occhiali) e che non ami guardare i propri film (“preferisco andarmene con l’esperienza fatta”),  o che si definisca “socialmente inadatto” (per la scarsa attitudine a socializzare alle feste) e che ammetta di non portare biancheria intima (“generalmente”).