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Tarantino conferma il ritiro dopo i prossimi due film

Il regista lascerà per sempre la sua professione dopo aver diretto dieci film. Il prossimo forse un film di gangster movie ambientato in Australia

Quentin Tarantino

Quentin Tarantino

04.11.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Quentin Tarantino ha confermato l'intenzione di andare in pensione dopo il suo decimo film. Lo ha dichiarato al pubblico del San Diego Convention Center (lo stesso che ospita il Comic-Con) nel corso di Adobe Max, una conferenza creativa tenuta dal colosso del software. “Drop the mic. Boom. Tell everybody, 'Match that shit'”, ha dichiarato il regista. Una sfida a “eguagliare” la sua opera messa sotto forma di “mic drop”.

Una sfida naturalmente applaudita dal pubblico di San Diego, che ha colto l'ironica impertinenza di Tarantino. Un tono che è proseguito quando gli è stato chiesto come definisca il concetto di successo nella vita: “Spero che, quando finirò la mia carriera, sarò considerato uno dei più grandi cineasti mai esistiti. Anzi, un grande artista, non solo cineasta”.

Per ora, comunque, dobbiamo concentrarci su quei due film che gli restano da dirigere. Il primo, a detta di Tarantino (che però è noto per cambiare spesso idea prima di scegliere un progetto), dovrebbe essere una storia alla Bonnie e Clyde ambientata in Australia negli anni '30. Ma prima di questo lavorerà a un progetto non-fiction di cui si è già parlato: un “qualcosa” sul 1970, anno di cinema da lui studiato in maniera approfondita. Un progetto che potrebbe diventare “un libro, un documentario o un podcast in cinque parti”.

Infine, Tarantino ha anche condiviso un segreto del suo processo creativo: prima di scrivere una sceneggiatura si fa un giro tra la sua collezione di dischi, conservata in una stanza che riproduce l'aspetto di un negozio di dischi vintage. “Gran parte [del linguaggio dei miei film] ruota intorno al sonoro o a una canzone. Prima di iniziare, penso seriamente alla musica. Ascolto un brano e mi immagino il pubblico del Palais di Cannes che se lo gode”.

Fonte: The Hollywood Reporter
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