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Stoker - La nostra recensione

Park Chan-Wook debutta negli USA con un film cattivo, violento e sensuale

Stoker - Mia Wasikowska

22.06.2013 - Autore: Pierpaolo Festa
Tutti i colori di Stoker finiscono per accendersi in maniera quasi naturale e rivelarsi per quello che sono: il rosso del sangue. Park Chan-Wook attraversa l'oceano per arruolare star anglofone e tradurre in immagini potenti e affascinanti lo script curato dal "tizio che interpretava Prison Break". E' stato infatti Wentworth Miller a immaginarsi questo horror di famiglia il cui titolo strizza l'occhio al papà di Dracula.

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Non ci sono personaggi con i canini appuntiti in Stoker, piuttosto parassiti di emozioni: una figlia attaccata al ricordo di un padre morto, una vedova che non vede l'ora di sentirsi nuovamente desiderata e uno zio che vuole riconquistare il suo posto in famiglia dopo anni di assenza. Tutti vogliono tutto e subito. E' lì che il regista li dà in pasto a una spirale di violenza e follia, mettendo in scena la distruzione totale della famiglia borghese americana. I tempi delle scolarette che rigano dritto e non vedono l'ora di trovare un posto nella società sono finiti. La India di Stoker, meravigliosamente interpretata dall'ex Alice Mia Wasikowska, va a scuola armata e pronta a far pentire chi le ostacola la strada. Zio e nipote formano un duo omicida e tutti coloro che perdono la vita nel film, lo fanno davanti la macchina da presa. Anche senza queste sequenze, Stoker riuscirebbe comunque a essere disturbante. Con la sua bellezza Matthew Goode (subentrato a Colin Firth) incarna il fascino del male, portando a casa una performance ipnotica fatta di silenzi e sguardi che bastano a incutere paura negli occhi delle sue vittime. È anche un piacere vedere come Nicole Kidman sia finalmente tornata a scegliersi un personaggio memorabile.

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Park Chan-Wook, ancora una volta, porta i suoi protagonisti oltre la linea del dolore e della sopportazione. Ne vediamo le conseguenze, rimanendo colpiti dalla una messa in scena erotica e al tempo stesso scabrosa. Ricorderemo a lungo una sequenza in particolare: il duetto al piano che diventa un vero abuso sessuale. Una scena realizzata con un grande lavoro sonoro.

Stoker, presentato tra le anteprime del Bif&st, è distribuito dalla 20th Century Fox.

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