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Sguardi dal Pesaro Film Festival, le pellicole da non perdere

Cinema migrante, sperimentazioni porno; un’occhiata alle pellicole del Festival marchigiano

Queen Kong di Monica Stambrini

Queen Kong di Monica Stambrini

06.07.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
La 52esima edizione del Pesaro Film Festival è piena di appuntamenti dedicati al cinema e alla cornice di una città che Pier Paolo Pasolini definì come un ‘luogo dello spirito’. Cosa vuol dire ce lo racconta una settimana di appuntamenti dal 2 al 9 luglio che tra la riscoperta del cinema dell’autore algerino Tariq Teguia e tavole rotonde dedicate alla verbalizzazione dell’audiovisivo che verrà e le proposte in anteprima del Concorso Pesaro Nuovo Cinema, la cui giuria è presieduta da Roberto Andò, fa semplicemente, ma non senza impegno, il cinema, In un programma molto vasto abbiamo selezionato le cose migliori da scoprire e riscoprire e magari, tra materiale d’archivio e nuove proposte, andarsi a cercare anche se si è a Roma o a Milano e se non si è nella città marchigiana nel periodo del Festival.
 
Tutte le info complete sul programma sono disponibili qui
 
Concorso
 
Per un figlio. Pellicola interessante perché decisamente autobiografica e scritta e diretta da un italiano di seconda generazione: il regista di origine srilankese Suranga Deshapriya Katugampala. Il film prodotto da Gianluca Arcopinto e di produzione 2016, è la storia di un rapporto problematico tra madre e figlio nell’Italia multietnica. Mentre la mamma, Sunita, di professione badante è un personaggio che considera il nord Italia un luogo di permanenza momentanea, il figlio cresciuto nel Belpaese sperimenta un più profondo rapporto con le proprie radici acquisite. L’autore Suranga sceglie la sua protagonista Kaushalya Fernando tra i volti più famosi del cinema srilankese. 

 
Where I grow old. Marilia Rocha è una regista di Belo Horizonte in Brasile. Nel suo film d’esordio al lungometraggio una storia di migrazioni e nostalgie di casa. Al centro del racconto due donne portoghesi, Francisca e Teresa, la prima da anni residente in Brasile, la seconda appena arrivata da Lisbona, che affrontano diversamente il tema dello spostamento di luogo e spazio e del desiderio di stabilità emotiva e fisica. 
 
Proiezioni speciali
 
Covered with the Blood of Jesus. Tommaso Cotronei è un regista calabrese che però documenta in questo lavoro la difficile situazione dei lavoratori e della popolazione locale in Africa; precisamente nella zona del Delta del Niger. Dove le compagnie petrolifere sfruttano i pozzi chiudendo gli occhi sulla povertà della popolazione locale, e spesso perpetrando numerosi abusi su di essi. Dopo essere stato aiuto regista di Vittorio De Seta, Cotronei ha diretto il suo primo film nel 1997 prima di dedicarsi a questo progetto prodotto nel 2015. 
 
Queen Kong. Monica Stambrini è una regista che fa parte del collettivo di Le ragazze del porno. Queen Kong è il suo corto pornografico nato dal progetto di dare voce al mondo dell’eros femminile. La sua pellicola ha come protagonista la pornostar Valentina Nappi trasformata per l’occasione in un satiro donna desideroso di sesso a tal punto da sottomettere un uomo perso nel bosco. Dai contenuti forti Queen Kong è interessante anche dal punto di vista della sperimentazione del linguaggio. 

 
Omaggio a Tariq Teguia
 
Rome Rather Than You. Il regista algerino, che ha fatto cinema scomodo e di frontiera racconta nel 2006, attraverso una co-produzione che coinvolge anche l’Italia, e presentato alla 63esima edizione del Festival di Venezia, racconta il desiderio di fuga di due giovani dalla ‘guerra lenta’ di Algeri. Prima però devono cercare il misterioso Bosco che organizza i viaggi in Europa. 
FILM E PERSONE