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Premio De Seta al Miglior Doc del Bif&st di Bari

L'albero di Giuda di Vito Cardaci conquista la giuria popolare presieduta da Achille Bonito Oliva.

Bif&st - Gian Maria Volonté

11.04.2014 - Autore: Mattia Pasquini
Si avviano a conclusione le giornate del BIF&ST 2014, altresi' noto come Bari International Film Festival, che per la sua quinta edizione - in programma dal 5 al 12 aprile - ha offerto un programma ricco di spunti interessanti e di grandi anteprime. Cinque diverse giurie sono preposte a premiare il Miglior Film (sezione Panorama Internazionale), il miglior film italiano presentato (sezione ItaliaFilmFest/Lungometraggi) e il Miglior Cortometraggio (sezione Arcipelago), oltre ad assegnare il Premio Francesco Laudadio e il Premio Vittorio De Seta al regista del miglior film documentario.

Proprio per quest'ultimo riceviamo, e volentieri pubblichiamo, la motivazione che la giuria popolare della sezione ItaliaFilmFest/Documentari - composta da 30 spettatori e presieduta dal critico d’arte e documentarista Achille Bonito Oliva - ha comunicato in merito alla scelta di Vito Cardaci, per L'albero di Giuda, come Miglior Regista di documentario del festival internazionale del cinema e della cultura cinematografica di Bari 2014

"Per ritmo, ironia, linguaggio e capacità di denuncia. Un'opera che racconta in maniera icastica l'arte del tradimento politico nei confronti di una realtà staccata dal continente e insulare, la Sicilia. Una regione che non è soltanto un'entità geografica, ma un luogo che ha subito indifferenza, populismo e un fallimento sociale legato al cinismo di una classe padronale arcaica. Il film ha la capacità di evidenziare una negatività ancestrale attraverso uno sguardo ironico, secondo la definizione di Goethe: '..l'ironia è la passione che si libera nel distacco'. Tale distacco produce comunicazione e denuncia nello stesso tempo".
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