Mick Jagger sulla HBO con un dramma tutto suo

Per ora siamo al ‘Pilot’, ma il progetto – tenuto a lungo in caldo dalla HBO – sembra promettere bene e ci sono pochi dubbi sul fatto che si proceda nella produzione di una (mini?) serie tv a partire dall’idea di Mick Jagger.
L’affascinante e turbolento cantante degli Stones, in realtà, aveva inizialmente pensato alla forma filmica per la sua storia di un produttore musicale cocainomane – nella New York dell’incontro tra punk, disco e hip hop nel 1977 – ma la freddezza di Disney e Paramount l’hanno spinto verso questa soluzione.

Certo deve aver influito molto, anche la possibilità di produrlo al fianco di personaggi come Martin Scorsese o Terence Winter, di nuovo insieme per ripetere l’esperienza fortunata di Boardwalk Empire che li vide alla radice del successo di quella serie, il primo come regista (come dovrebbe essere anche per il suddetto Pilot) e il secondo come produttore esecutivo (qui anche sceneggiatore).
Ma anche Jagger (con Victoria Pearman, sua partner produttiva alla Jagged Films) aveva già lavorato con il regista italo-americano, in occasione dello splendido Shine a Light, documentario di Martin Scorsese presentato alla Berlinale del 2008 sul concerto degli Stones al Beacon Theatre di New York di fine 2006.

Sempre da Boardwalk Empire arriva il protagonista, Bobby Cannavale. E’ stato appena annunciato che sarà suo il ruolo di Richie Finestra, figura intorno alla quale ruotano le vicende del dramma inizialmente noto come History of Music, da non confondersi con il Vinyl di Showtime di argomento analogo, anche se di più ampio spettro, visto che affronterà il business musicale da ogni prospettiva, da quella dei manager e delle rockstar a quelle di spacciatori e prostitute.