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Locarno 2016: il Pardo d'oro di Godless, Inimi Cicatrizate e tutti gli altri premi

Al film di Ralitza Petrova anche il Premio per la Miglior Attrice, in una edizione dalle molte scommesse

14.08.2016 - Autore: La redazione
La chiusura della 69ma edizione del Festival del film Locarno, la quarta sotto la direzione artistica di Carlo Chatrian, ci consegna la vittoria del Pardo d’oro da parte del film Godless della regista bulgara Ralitza Petrova. Di seguito anche tutti gli altri premiati nel PALMARES di quest'anno:

Concorso internazionale
Pardo d’oro
GODLESS di Ralitza Petrova, Bulgaria/Danimarca/Francia
Premio speciale della giuria
INIMI CICATRIZATE (Scarred Hearts) di Radu Jude, Romania/Germania
Pardo per la miglior regia
JOÃO PEDRO RODRIGUES per O ORNITÓLOGO, Portogallo/Francia/Brasile
Pardo per la miglior interpretazione femminile
IRENA IVANOVA per GODLESS di Ralitza Petrova, Bulgaria/Danimarca/Francia
Pardo per la miglior interpretazione maschile
ANDRZEJ SEWERYN per OSTATNIA RODZINA (The Last Family) di Jan P. Matuszyn?ski, Polonia
Menzione speciale
MISTER UNIVERSO di Tizza Covi, Rainer Frimmel Austria/Italia

Concorso Cineasti del presente
Pardo d’oro Cineasti del presente – Premio Nescens
EL AUGE DEL HUMANO di Eduardo Williams, Argentina/Brasile/Portogallo
Premio speciale della giuria Ciné+ Cineasti del presente
THE CHALLENGE di Yuri Ancarani, Italia/Francia/Svizzera
Premio per il miglior regista emergente
MARIKO TETSUYA
per DESTRUCTION BABIES, Giappone
Menzione Speciale
VIEJO CALAVERA
di Kiro Russo, Bolivia/Qatar

First Feature
Swatch First Feature Award (Premio per la migliore opera prima)
EL FUTURO PERFECTO
di Nele Wohlatz, Argentina
Swatch Art Peace Hotel Award
MAUD ALPI
per Gorge Cœur Ventre, Francia
Menzione speciale
EL AUGE DEL HUMANO
di Eduardo Williams, Argentina/Brasile/Portogallo

Pardi di domani

Concorso internazionale
Pardino d’oro per il miglior cortometraggio internazionale – Premio SRG SSR
L’IMMENSE RETOUR (ROMANCE)
di Manon Coubia, Belgio/Francia
Pardino d’argento SRG SSR per il Concorso internazionale
CILAOS
di Camilo Restrepo, Francia
Nomination di Locarno agli European Film Awards – Premio Pianifica
L’IMMENSE RETOUR (ROMANCE)
di Manon Coubia, Belgio/Francia
Premio Film und Video Untertitelung
VALPARAISO
di Carlo Sironi, Italia
Menzione speciale
NON CASTUS
di Andrea Castillo, Cile

Concorso nazionale
Pardino d’oro per il miglior cortometraggio svizzero – Premio Swiss Life
DIE BRÜCKE ÜBER DEN FLUSS
di Jadwiga Kowalska, Svizzera
Pardino d’argento Swiss Life per il Concorso nazionale
GENESIS
di Lucien Monot, Svizzera
Best Swiss Newcomer Award
LA SÈVE
di Manon Goupil, Svizzera

Prix du Public UBS
I, DANIEL BLAKE
di Ken Loach, Gran Bretagna/Francia/Belgio

Variety Piazza Grande Award
MOKA
di Frédéric Mermoud, Francia/Svizzera

279 pellicole in meno di due settimane, 16 sotto il cielo di Piazza Grande e 17 in Concorso internazionale, grandi ospiti, Stefania Sandrelli, Jane Birkin, Bill Pullman e le conversazioni con il pubblico di Harvey Keitel, Roger Corman, David Linde e Alejando Jodorowsky... che insieme alla masterclass di Howard Shore, la passione rivoluzionaria di Ken Loach e il ricordo di Michael Cimino di Isabelle Huppert e del figlio Ahmad al padre Abbas Kiarostami hanno fatto di questa 69° edizione del Festival del Film Locarno una edizione particolare, come ha sottolineato Carlo Chatrian, Direttore artistico al suo quarto anno: ”Conteneva alcune scommesse. Da una programmazione della Piazza più libera di accogliere proposte non scontate alle competizioni che hanno privilegiato registi giovani. La risposta positiva di pubblico e stampa è per noi un incoraggiamento a proseguire il percorso intrapreso. Vogliamo che Locarno sia, come è stato in questi entusiasmanti undici giorni, un luogo in cui proiettare film che mettono al centro l’uomo in tutte le sue sfaccettature, film che fanno discutere ed emozionare; e allo stesso tempo, il luogo di incontro tra grandi artisti, capaci di consegnare messaggi dal forte valore morale, e un pubblico attento e caloroso. Un pubblico capace di accogliere con lo stesso affetto il grande Harvey Keitel e un suo collega bhutanese, meno noto, ma in grado di far vibrare le 8000 sedie al ritmo della sua voce”.
FILM E PERSONE